Tutti parlano, e forse a ragione, di Next Genertion EU (in Italia Recovery Fund), ma pochi si concentrano sulla mancanza di capitale proprio e di mezzi finanziari di tante aziende italiane. La crisi da Covid-19 ha creato importanti ammanchi di fatturato in molte imprese e una seconda ondata pandemica, anche senza un ritorno a contromisure di generalizzato lockdown, significa in prospettiva una ulteriore riduzione dell’attività economica che andrà a colpire soprattutto le imprese più piccole o fragili e quei settori più colpiti o che ancora non si sono ripresi come il turismo, la ristorazione e l’industria dello spettacolo. Questa tensione finanziaria per intere filiere di imprese sarà più evidente a gennaio, quando, salvo proroghe, verranno a scadenza le cosiddette moratorie bancarie. La sospensione dei debiti bancari è una manovra giusta e già sperimentata più volte in passato, ma non affronta il problema strategico dell’Italia. Bisogna favorire la crescita dimensionale delle aziende e il loro rafforzamento patrimoniale e la strada maestra è quella di spingere sulla capitalizzazione delle imprese.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE