Giuseppe Conte ha confermato che una parte “sostanziosa” del pacchetto di aiuti europeo sarà destinato all’occupazione femminile. Questa apertura secondo molte pare essere una condizione necessaria, ma non sufficiente
In queste ore nelle commissioni Bilancio e Politiche europee di Camera e Senato, si è giocata una partita importante, grazie alla mobilitazione di molte personalità rilevanti e al lavoro di alcune parlamentari. L’obiettivo di un nutrito gruppo di volenterose è far sì che “half” del Recovery fund, o “il giusto mezzo”, finisca in investimenti per il rilancio dell’occupazione femminile e per la realizzazione di infrastrutture sociali durature. Martedì c’è stata un’accelerazione per stanare il governo: una manifestazione davanti al Pantheon e una missiva ben argomentata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La campagna, che prende spunto dall’iniziativa “Half of it” dell’europarlamentare verde tedesca Alexandra Geese, ha aperto finalmente un varco istituzionale in Italia. Conte, dopo essere stato nelle ultime ore l’uomo più “ricercato” dalle donne italiane, ha confermato che una parte “sostanziosa” del Recovery fund sarà destinato all’occupazione femminile. Questa apertura secondo molte pare essere una condizione necessaria, ma non sufficiente.
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