A causa dei divieti introdotti dal dpcm e l'aumento dei contagi, Trento e Bolzano costrette a cancellare le fiere a tema natalizio. Con il rischio che alcuni territori come il Trentino-Alto Adige soffrano ancor di più la crisi
“Siamo un territorio fortunato, ma ogni giorno che passa ci arriva un'altra batosta. Non ci aspettavamo certo un autunno semplice, ma così rischia di diventare drammatico”. Massimiliano Peterlana è il presidente della Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici del Trentino, e da qualche ora ha letto sui giornali locali che il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha annunciato la cancellazione dei mercatini di Natale in città. “Il momento è difficile, serve responsabilità ed è meglio decidere sin da ora. Una città insicura non può essere attrattiva per i turisti”, ha spiegato il primo cittadino neo eletto. Sulla stessa linea si stavano muovendo le altre amministrazioni del Trentino e dell'Alto Adige, con il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi che sulla possibilità di tornare ad allestire le casette in Piazza Walther ha detto: “è molto difficile”. Mentre a Merano con difficoltà si stava cercando di capire se e come sarebbe stato possibile garantire un distanziamento non rinunciando alla vendita di cibo e bevande. Poi però è arrivata l'ufficialità da parte del presidente della provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher: "In questo momento la priorità è garantire il funzionamento della scuola e delle imprese e per questo rinunciamo a tutto quello che non è irrinunciabile", ha detto il governatore, annunciando che i mercatini resteranno chiusi in tutto l'Alto Adige.
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