“Le previsioni della spesa pensionistica continuano a scontare il sensibile aumento del numero di soggetti che accedono al pensionamento anticipato, con quota 100 e le altre opzioni. Secondo la previsione a legislazione vigente, una crescita della spesa per pensioni più contenuta rispetto a quella dell’economia contribuirà a far scendere il rapporto tra tale spesa e Pil, dal 17,1 per cento del 2020 al 16,2 per cento nel 2023. Cionondimeno, la spesa per pensioni a legislazione vigente nel 2023 risulterà più alta di 0,8 punti percentuali in rapporto al Pil in confronto al 2019”. Così è scritto nella Nadef (il documento che – a detta di Conte – è ancora di riferimento per la manovra di bilancio, nonostante il “brutto scherzo del covid” e le conseguenti onerose misure di “ristoro”).
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