Scuole chiuse (meno reddito futuro), centinaia di migliaia di posti di lavoro persi (meno opportunità oggi), 25 punti di debito pubblico (più tasse domani). Così i costi presenti e futuri dell’emergenza vengono addebitati alla Next Generation. E nella discussione pubblica non solo non si pensa a come riequilibrare l'enorme peso caricato sulle spalle delle giovani generazioni, ma le si accusa addirittura di irresponsabilità per la diffusione dei contagi
Il Covid, lo sappiamo, colpisce più duramente gli anziani: l’età media dei deceduti e positivi al coronavirus è di 80 anni, mentre l’età mediana dei deceduti è più alta di 30 anni rispetto a quella dei positivi. La letalità diminuisce nettamente al diminuire dell’età: i deceduti con meno di 50 anni sono l’1% del totale, quota che scende allo 0,2% sotto i 40 anni. Tutto questo è risaputo e, ovviamente, non rende meno necessarie tutte le precauzioni per limitare il contagio e salvare ogni vita umana possibile. Ciò su cui c’è però molta meno consapevolezza, e di cui si discute poco, è che le misure di contrasto al Covid colpiscono più duramente i giovani.
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