“Anche senza un lockdown ufficiale, noi costruttori ci siamo già fermati”, è sconfortato il presidente di Ance Roma Nicolò Rebecchini. C’è infatti qualcosa di insidioso nel paese che, pur in assenza di un confinamento totale, si spegne alle ore 18 di ogni sera: strade svuotate, insegne spente. “E dire che in estate il settore delle costruzioni aveva ripreso fiato – dice Rebecchini al Foglio – Nel mese di agosto nella provincia di Roma abbiamo registrato un più 19 per cento di ore lavorate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il motivo è che la gente ha voglia di lavorare e recuperare il tempo perduto”. Ma adesso il paese, in fase 4, potrebbe avviarsi verso la chiusura totale. “Sarebbe una catastrofe per l’economia”.
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