Questo mattina, milioni di italiani che avevano acquistato o intendevano acquistare monopattini elettrici o bici a pedalata assistita si sono messi in coda sul sito del ministero dell’Ambiente per reclamare il “buono mobilità”. Come da copione, il portale è subito andato in crash anche perché è stato usato il solito, incivile, metodo del click day: siccome le risorse sono scarse, 210 milioni di euro, si applica il principio “fino a esaurimento scorte (di soldi)”. Al di là degli aspetti procedurali, il "bonus mobilità" ha suscitato un dibattito nel paese. Molti l’hanno assunto come esempio lampante della schizofrenia del governo che, in una crisi drammatica, in cui milioni di imprese sono al collasso, ha scelto di distribuire sussidi senza criteri discernibili. Altri hanno sottolineato l’importanza della micromobilità: per esempio, Enrico Giovannini ha usato parole lusinghiere per il bonus che ha incoraggiato l’acquisto di questi nuovi mezzi che contribuiscono a decongestionare i mezzi pubblici e ridurre le emissioni.
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