Come sarà la città dopo la pandemia? Anzi, che ne sarà della città? La fuga dalle metropoli è già cominciata? Eventi catastrofici, come guerre, terremoti, epidemie, hanno sempre contribuito a cambiare i luoghi e i modi dell’esistenza. Talvolta gli uomini hanno reagito tornando al passato, nell’illusione di ricostruire tutto “com’era prima”. Altre volte si sono prodotti mutamenti radicali, spesso sono stati accelerati processi già in corso. E’ ciò che sta avvenendo ora, in questi mesi. Il lavoro a distanza, lo svuotamento degli uffici, la limitazione degli spostamenti, la revisione dei mezzi di trasporto, l’automobile ibrida o il bus elettrico, ma soprattutto la nuova concezione del quartiere, non più dormitorio o residenza di lusso, bensì luogo di vita e di lavoro, con una ricomposizione tra i due momenti che erano stati separati dalla società industriale dei secoli scorsi e dalle metropoli novecentesche.
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