“Il Rdc è uno strumento di lotta alla povertà piuttosto che di politiche attive. I navigator sono marginali”. Così il presidente dell'Inps, autore di quella che definiva una "riforma strutturale del mercato del lavoro", si rimangia le sue teorie fantasiose: i milioni di nuovi attivi e occupati, l'aumento della produttività e la storia dell'output gap. Parole al vento.
“Possiamo dire che il figliolo non esiste più”, ha scritto sul Corriere Dario Di Vico riferendosi alla radicale autocritica sul Reddito di cittadinanza di Luigi Di Maio pubblicata sul Foglio in cui il ministro degli Esteri ha scritto che bisogna "separare nettamente gli strumenti di lotta alla povertà dai sostegni al reddito in mancanza di occupazione”. Ovvero smantellare la filosofia alla base della misura rivoluzionaria del M5s. A ripudiare il Rdc non c’è solo il Genitore 1, Luigi Di Maio, ma anche il Genitore 2: Pasquale Tridico.
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