Arriva, nel giorno della nazionalizzazione dell’Ilva, un’altra assoluzione per Fabio Riva, l’ultimo proprietario di quella che era, e chissà se mai sarà più, la più grande acciaieria d’Europa. La Corte d’Appello di Milano lo ha assolto dall’accusa di bancarotta per il crac della holding Riva Fire che controllava l’Ilva fino al 2012, prima dell’esproprio di stato per decreto. La verità viene stabilita solo grazie alla scelta processuale di Fabio Riva di non seguire il fratello Nicola e lo zio Adriano (nel frattempo deceduto), che invece avevano preferito il patteggiamento. In un primo momento anche Fabio Riva chiese il patteggiamento per la stessa entità, ma fu respinto dal gip perché dichiarato incongruo. Il rito abbreviato ha portato all’assoluzione.
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