Istruzione e ricerca scientifica, i grandi ritardi italiani. Solo otto pagine su 125 nella bozza del Piano di ripresa e resilienza. Dal governo pochi fondi e nessuna strategia. Piano Amaldi e progetto Quantum Italia, due occasioni per invertire la rotta
Nella bozza del Piano di ripresa e resilienza (Prr) alla ricerca scientifica e all’istruzione sono dedicate otto pagine su 125 ossia uno scarno 6 per cento dell’intero documento. Le indicazioni contenute nelle otto pagine non esprimono alcuna strategia per il futuro del paese e dei giovani che tra dieci o quindici anni dovranno svolgere professioni competitive sul mercato globale. Non dimentichiamo che i 209 miliardi (da spendere entro il 2026) del Next Generation Eu sono in gran parte prestiti che andranno restituiti e che quindi dovrebbero essere investiti in modo remunerativo. Infatti, 193 miliardi vengono dalla Recovery and Resilience Facility (Rrf) e il resto da altri fondi europei previsti nel Ng-Eu (React Eu e Just Transition Fund).
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