L’Istat ha fatto un grande lavoro per ascoltare da vicino cosa succede nelle imprese italiane e il momento scelto per la ricognizione è fortemente significativo perché va dai giorni di ottobre in cui si pensava a programmare la ripresa a quelli di novembre in cui invece si prendeva coscienza della seconda ondata di contagi e quindi delle nuove e maggiori restrizioni alle attività sociali. Da più di un milione di interviste emerge che le imprese vanno avanti forse più di quanto potremmo immaginare fermandoci solo alle cronache della crisi sanitaria. E questo fatto ci dice molto anche sulla differenza sostanziale tra il primo e il secondo lockdown.
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