Innovazione, apertura, flessibilità, nuova governance. Come riconoscere chi avrà successo nel dopo Covid
Teknofog è un’impresa familiare di Brescia. Fino alla pandemia produceva sistemi di sicurezza nebbiogeni contro i furti. Già prima dell’emergenza aveva avviato una collaborazione con un’importante casa farmaceutica per applicare il sistema di nebulizzazione alla pulizia e all’igienizzazione degli ambienti. La pandemia ha accelerato il progetto: Teknofog ha adeguato uno dei suoi tre capannoni, installato tre linee produttive, assunto 15 operai e iniziato a produrre sistemi di sanificazione automatici attivabili anche da remoto. Una riconversione temporanea? No, l’impresa ha brevettato il nuovo sistema e preso contatti con grandi produttori di elettrodomestici per costituire una rete e far fronte a un aumento strutturale della produzione. Teknofog è solo una delle tante imprese italiane che durante l’emergenza non solo hanno resistito, ma sono cresciute. C’è chi ha investito sull’innovazione del prodotto, dei processi produttivi, dell’organizzazione del lavoro, sulle modalità di distribuzione e sulla comunicazione e il marketing, chi ancora di più sull’internazionalizzazione. Diverse riconversioni produttive inizialmente immaginate come transitorie – produzione di mascherine, respiratori, sistemi per l’igienizzazione – stanno dando luogo a trasformazioni e innovazioni strutturali.
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