Il commissario affida la selezione del personale sanitario per il piano di vaccinazione a cinque Agenzie per il lavoro al costo di 25 milioni. Ma la Ragioneria è perplessa sulla norma a coperutra del bando, perché quella selezione possono farla benissimo le Asl e le regioni gratis
“Se fossimo in guerra sarebbe una sorta di ‘chiamata alle armi’” ha dichiarato il Commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, a cui piacciono le metafore belliche, annunciando la call per assumere i 15 mila professionisti sanitari (3 mila medici e 12 mila infermieri e assistenti sanitari), che dovranno essere impiegati nella campagna di vaccinazione contro il Covid nei 1.500 gazebo a forma di fiore che verranno installati sul territorio nazionale. “E’ un richiamo accorato alla responsabilità e alla solidarietà da parte di quei cittadini italiani che possono aiutarci a effettuare la più grande campagna di vaccinazione di massa degli ultimi decenni con efficacia e tempestività”, dice Arcuri. Il problema è che il reclutamento di questo esercito sanitario il commissario l’ha subappaltato, con un costo per le casse pubbliche di 25 milioni di euro. Una somma che potrebbe essere risparmiata, stando alle osservazioni della Ragioneria dello stato.
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