Pensare di aggregare Mps con altre banche in perdita come Pop Bari e Carige, per giunta con la prospettiva che i loro bilanci possano aggravarsi in seguito all’emergenza Covid, è un disegno che appare sempre meno convincente ormai anche agli occhi di una parte del Movimento Cinque Stelle che finora lo ha caldeggiato dietro le quinte. Al contrario, l’ipotesi della fusione con una banca sana – per esempio Unicredit - non solo incontrerebbe i favori della Bce ma troverebbe un gigantesco appiglio nelle deroghe sugli aiuti di stato introdotte dal temporary framework proprio quando è scoppiata la pandemia. Non è detto, però, che la strada della privatizzazione debba essere immediata e così la strategia “stand alone” accarezzata dall’ad Guido Bastianini si rivela come un inevitabile momento di transizione prima del rush finale.
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