La vittoria in terra di Francia corona un periodo, cominciato nel novembre 2019, in cui Leonardo Del Vecchio si è aggiudicato senza ombra di dubbio il titolo di campione della finanza italiana. Dopo uno spigoloso scontro di potere al vertice della Essilux, ha imposto alla guida Francesco Milleri l’uomo al quale aveva affidato la Luxottica. Il manager francese Paul du Saillant che viene dai ranghi della Essilor, farà da vice. Del Vecchio, di gran lunga primo azionista con il 32,3%, resta presidente, ma senza deleghe operative, mentre esce di scena il suo avversario, Hubert Sagnières, artefice del matrimonio celebrato nel 2018, il quale ha incrociato i ferri con l’uomo più ricco d’Italia. Che cosa diranno adesso gli onorevoli membri del Copasir e tutti coloro i quali davano per scontato che i francesi si sarebbero mangiati anche uno dei gioielli della imprenditoria italiana? Gli stessi convinti che Del Vecchio fosse diventato il cavallo di Troia di poteri forti transalpini, tra Montecarlo dove vive e Lussemburgo dove risiede la sua cassaforte.
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