Il Covid ha avuto un impatto devastante sul mondo del lavoro, concentrato in specifici settori economici (quelli più colpiti dalle misure di distanziamento fisico: trasporti, turismo, ristorazione, fiere, spettacoli, eventi sportivi) e alcune categorie sociali (quelle con minore protezione e contratti più precari: giovani e donne). Oltre agli effetti distruttivi che non è stato possibile evitare, l’epidemia ha svolto una funzione di acceleratore nel mondo del lavoro che ha tentato di adattarsi alla nuova situazione. In breve tempo l’irruzione della realtà ha fatto superare numerose barriere, che erano in parte pratiche e in parte ideologiche, su una serie di questioni come ad esempio la contrattazione decentrata, a lungo invocata dall’Europa e dalle principali istituzioni internazionali per modernizzare il paese e altrettanto a lungo osteggiata perché potrebbe distruggere l’attuale sistema di forte contrattazione collettiva nazionale.
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