Germania, Italia e Francia sono nell’ordine il primo, il secondo e il terzo paese manifatturiero nonché le maggiori economie dell’Unione europea. E, tuttavia, l’Italia negli ultimi decenni ha registrato tassi di crescita molto diversi dagli altri due paesi, accumulando tra 1991 e 2021 una distanza di 29 punti percentuali di pil dalla Germania e 37 dalla Francia. Cosa distingue allora questi paesi dall’Italia e perché, nonostante le similitudini in termini di struttura industriale ed economica, gli effetti sulla crescita sono così diversi? Sicuramente hanno pesato negli anni la debole dinamica della produttività e il calo degli investimenti pubblici in Italia. Ma anche la diversa efficienza del settore pubblico, peraltro in Italia con molte disomogeneità territoriali. Politiche pubbliche e beni e servizi pubblici prodotti dalla PA costituiscono l’infrastruttura portante del sistema economico e sociale. Più questa è solida ed efficiente, tanto maggiore sarà il dinamismo economico e sociale. Le politiche pubbliche vanno però disegnate, attuate, monitorate, valutate e, se necessario, corrette. E’ un ciclo che per ogni fase richiede specifiche competenze. Nel disegnare le politiche vanno ascoltati i loro destinatari: territori, attori sociali, chi dovrà applicarle. Nell’attuarle servono capacità gestionali e di project management. Nel valutarle – così come nel correggerle – occorrono competenze economiche, finanziarie, statistiche, sociologiche, giuridiche. Un discorso analogo vale per l’erogazione dei beni e servizi pubblici, dalla sicurezza sociale, alla scuola, alla sanità, alla giustizia, ai procedimenti autorizzativi richiesti per qualsiasi attività economica. E per i processi di approvvigionamento. Proprio perché la PA è il maggiore acquirente – ma anche un grande erogatore – di beni e servizi, si potrebbe dire un market maker, deve essere ancora più efficiente dei privati. Oggi invece accade esattamente il contrario. Per una varietà di ragioni, molte delle quali riconducibili a carenze organizzative e alla qualità del capitale umano.
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