A Piazza Affari il titolo di Stellantis fa +7,5 per cento, un'accoglienza che è di buon auspicio per altre operazioni che in futuro potranno riguardare campioni europei
Qualcuno ha notato ieri la marcata differenza di pronuncia della parola “Stellantis” tra John Elkann e Carlo Tavares. Sia il presidente che l’amministratore delegato del quarto produttore mondiale dell’auto hanno accompagnato con un discorso in inglese il debutto del nuovo gruppo sulle Borse di Milano e di Parigi (domani la campanella suonerà anche a Wall Street), ma mentre Elkann ha mantenuto l’intonazione anglofona (ponendo, quindi, l’accento iniziale sulla “e”), Tavares ha pronunciato decisamente alla francese: “Stellantìs”. Una sfumatura linguistica che, per chi l’ha rilevata, suona un po’ come un presagio di come da qui a breve sarà evidente il maggior peso che la Francia avrà nella governance della nuova società frutto della fusione tra Fca e Psa. Si vedrà se sarà così. Intanto, l’esordio contestuale a Milano e Parigi cade proprio nei giorni in cui sta muovendo i primi passi l’integrazione operativa di Borsa Italiana nel circuito Euronext, la confederazione europea di borse con la testa in Francia.
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