Il più stupefacente, probabilmente inarrivabile, è il parere redatto alcuni anni fa dalla Sovrintendenza dell’Umbria che per giustificare il rifiuto di un progetto che riguardava una località con struttura argillosa scriveva “anche tralasciando di richiamare la presenza nella Genesi, in connessione con la creazione dell’uomo (!), sappiamo per certo che già l’uomo di Neanderthal utilizzava l’argilla cotta nella brace (!!); inoltre è appena il caso di richiamare i titoli del più antico soprintendente di cui si abbia notizia, l’architetto egiziano vissuto all’inizio dell’Antico Regno, Imhotep, letteralmente il benvenuto” il quale a che cosa sovrintendeva? Alla fabbricazione dei vasi (!!!). Cioè siccome Dio ha creato l’uomo dall’argilla e i nostri antenati, come del resto ancor oggi noi contemporanei, la usavano per costruire utensili, i terreni argillosi, cioè buona parte dell’Italia, sono da considerare un bene culturale da proteggere.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE