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Dalla crisi di governo a quella dei navigator. E c'è chi dice "Non legate il nostro futuro al M5s"
Le proteste in tutta Italia: "La nostra figura può essere finalmente sganciata dal reddito di cittadinanza"
A fine aprile scadrà il loro contratto con Anpal, avviato nel 2019 per aiutare i beneficiari del reddito di cittadinanza a trovare lavoro. Ma per il momento non si parla di rinnovo. Ora tocca al governo Draghi, che tra le sue priorità ha anche il nodo dell'occupazione
Nel bel mezzo della crisi di governo, rispuntano i navigator: a fine aprile scadrà il loro contratto con Anpal, avviato nel 2019 per aiutare i beneficiari del reddito di cittadinanza a trovare lavoro, e per il momento non c'è nessuna prospettiva per un eventuale rinnovo. "La scadenza del nostro contratto è prossima – dice all'Ansa una delle navigator presenti al presidio di protesta a Napoli, dove si manifesta da questa mattina per chiedere il rinnovo – e al momento non ci sono tracce di programmazione economica in relazione al nostro ruolo. Siamo comunque fiduciosi in vista della formazione del nuovo governo. Chiediamo solo che sia dato il giusto valore alla nostra professionalità". E c'è chi se la prende con i Cinque stelle: "Ormai siamo dei professionisti formati e siamo certi che la nostra figura possa essere sganciata dal reddito di cittadinanza. Ci hanno un po' legati al futuro del M5S e pensiamo che sia il momento di andare oltre", dice Rossella Cartolano, navigator campana.
Il destino dei 3.000 navigator passa così dalle mani dell'allora ministro del Lavoro Luigi di Maio al governo ancora tutto da formare di Mario Draghi. E tra le priorità dell'ex capo della Bce c'è anche quella di affrontare il nodo dell'occupazione, come confermato anche ieri ai partiti incontrati durante il secondo giro di consultazioni, non solo per quanto riguarda l'imminente decisione sul blocco dei licenziamenti. Tuttavia, delle probabili misure che saranno avviate, per il momento si conosce solo la cornice: una riforma degli ammortizzatori sociali, ad esempio, sarà difficilmente rimandabile visto che tutti i sindacati e anche Confindustria spingono per intervenire, seppure con approcci diversi. Un occhio di riguardo ricadrà proprio sulle politiche attive, un campo che coinvolge direttamente l'Anpal e il ruolo di navigator. “Sono fiduciosa – dice un'altra delle lavoratrici che ha partecipato alla manifestazione a Torino – Il termine navigator può essere messo da parte, ma la risorsa no e non può farlo nemmeno Draghi. È umano avere preoccupazioni per il futuro, ma c'è anche la speranza, vedremo chi sarà il nostro nuovo ministro del Lavoro".