Dopo i brevetti
Barca, il Covid e l'insensata campagna contro i presunti extra profitti delle società farmaceutiche
150 miliardi sembrano tanti, ma rappresentano letteralmente la spesa necessaria per salvare il mondo. Anziché mettere sotto accusa le imprese che producono i vaccini, faremmo bene a interrogarci su come stimolare l'economia
Dopo la campagna per l’abolizione dei brevetti, parte quella contro i presunti extraprofitti delle imprese farmaceutiche. A dare il via, forse inconsapevolmente, è stato un articolo sul Corriere della Sera di ieri, secondo cui i produttori di vaccini incasseranno tra i 120 e i 150 miliardi di euro a livello globale. Il dato è stato immediatamente ripreso da due intellettuali molto stimati in quella zona rossa tra la sinistra Pd e i massimalisti del M5s, cioè Mauro Magatti e Fabrizio Barca. Il sociologo della Cattolica ha twittato: “Prezzi vaccini troppo alti. Un conto è giusto profitto per l’investimento e la ricerca. Un conto è guadagno sproporzionato su pandemia globale”. Gli ha fatto eco l’ex ministro montiano e oggi animatore del Forum disuguaglianze e diversità: “Profitti ragionevoli e sovrapprofitti da rendita monopolistica contro gli interessi collettivi. Ma nessuno batte ciglio”.
In realtà ci sono varie, ottime ragioni per cui nessuno batte ciglio. La prima è che il costo complessivo dei vaccini rappresenta solo una piccola frazione del danno che il Covid ha causato: 150 miliardi di euro sembrano tanti, ma rappresentano, letteralmente, la spesa necessaria per salvare il mondo. Il nostro paese pagherà i vaccini 1,5 miliardi di euro: un terzo del cashback e la metà di quanto abbiamo investito in Alitalia. Per il bonus monopattini abbiamo speso l’equivalente di oltre venti milioni di dosi di vaccino. La seconda ragione è che Barca e Magatti sembrano confondere i ricavi con i profitti delle imprese: non c’è alcuna evidenza che questi saranno sproporzionati. La terza è che non c’è monopolio: in Europa sono già quattro i vaccini approvati e altri saranno disponibili tra un po’. Lo sviluppo dei vaccini in meno di un anno ha del miracoloso. I danni inferti dal Covid all’economia mondiale sono ordini di grandezza superiori a quanto dovremo sborsare per le fiale. Anziché mettere sotto accusa proprio le imprese che ci danno gli strumenti per scongiurare un altro anno di epidemia e di lockdown, faremmo bene a interrogarci su come stimolare il dinamismo della nostra economia.