Foto Riccardo Antimiani/POOL Ansa/LaPresse

Via libera al Def: Pil +4,5 per cento, il debito sfiora il 160%

Terminato il Consiglio dei ministri. Oltre al Documento di economia e finanza via libera anche allo scostamento di bilancio per 40 miliardi di euro per le imprese 

Misure straordinarie erano attese e misure straordinarie ci saranno. Nella giornata di giovedì il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza (Def), insieme alla relazione sullo scostamento di bilancio. Con questa si richiede l’autorizzazione al Parlamento per ricorrere a un maggiore indebitamento di circa 40 miliardi di euro. Tali risorse saranno utilizzate per un nuovo provvedimento di sostegno alle imprese e all'economia, secondo quanto previsto nel Recovery plan.

 

Le stime del governo contenute nel Def vedono una crescita programmatica del Pil pari al 4,5 per cento nel 2021. Nel 2022 il Pil crescerà del 4,8 per cento, per poi continuare a salire del 2,6 per cento nel 2023 e dell’1,8 nel 2024. Si tratta di tassi di incremento mai sperimentati nell’ultimo decennio, parzialmente dovuti al rimbalzo economico atteso dopo il lockdown e già in parte verificatosi con le aperture della scorsa estate.

 

Per quanto riguarda il debito pubblico, l'Italia toccherà una quota record nel corso di questo anno - 159,8 per cento -, per poi diminuire progressivamente: il rapporto debito/Pil è stimato al 156,3 per cento nel 2022, al 155 per cento nel 2023 e al 152,7 nel 2024. La stima del rapporto deficit/Pil è invece all'11,8 per cento nel 2021, anche questo un livello molto elevato dovuto alle misure di sostegno all'economia e alla caduta del Pil. Tale valore scenderà al 5,9 per cento nel 2022, continuando a diminuire nei prossimi anni: il governo si attende un rapporto deficit/Pil inferiore al 3 per cento a partire dal 2025.

 

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