la nota
Così l'industria italiana riparte. I dati Istat
La produzione industriale cresce dello 0,8 per cento a luglio e si assesta su livelli pre-crisi, cresce del 7 per cento sull'anno. Il pil in Italia è in rialzo del 4,7 per cento nel 2021
A luglio 2021 l'Istat stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,8 per cento rispetto a giugno. L'indice misurato al netto delle costruzioni si è attestato quindi sui livelli pre-crisi, segnando un ulteriore rialzo congiunturale. Nella media del periodo maggio-luglio il livello della produzione cresce dello 0,6 per cento rispetto ai tre mesi precedenti. L'indice destagionalizzato mensile mostra un aumento congiunturale marcato per i beni strumentali (+1,9 per cento) e per i beni intermedi (+1,4 per cento), leggermente più contenuto per i beni di consumo (+0,9 per cento); diminuisce, invece, nel comparto dell'energia (-1,5 per cento). Corretto per gli effetti di calendario, a luglio 2021 l'indice complessivo aumenta in termini tendenziali del 7,0 per cento (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22 contro i 23 di luglio 2020). Tutti i principali settori di attività economica mostrano aumenti su base tendenziale, ad esclusione delle attività estrattive. Gli incrementi maggiori riguardano la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+12,5 per cento), la metallurgia e la fabbricazione di prodotti in metallo (+11,9 per cento) e la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (+9,8 per cento). Così si consolida la crescita della produzione industriale del mese precedente, commenta l'istituto di statistica.
Pil +4,7 per cento. Cresce l'economia italiana
Dopo la forte ripresa nella prima parte dell'anno legata alla progressiva rimozione delle misure di distanziamento, l'economia mondiale ha mostrato segni di decelerazione, risentendo dell'andamento del settore industriale. L'Istat pubblica la nota mensile di agosto sull'andamento dell'economia italiana. Nel secondo trimestre, il pil italiano ha segnato un aumento congiunturale, pari al 2,7 per cento, più accentuato di quello registrato da Francia e Germania, osserva Istat, e la variazione acquisita per il 2021 è +4,7 per cento.
Lavoro e fiducia
La crescita economica ha determinato un miglioramento anche del mercato del lavoro, con un aumento significativo nel secondo trimestre delle ore lavorate e delle unità di lavoro. I dati di luglio indicano un livello dei lavoratori dipendenti superiore a quello di febbraio 2020 sebbene il totale degli occupati sia ancora inferiore di 265mila unità. Ad agosto, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo Ipca è cresciuto del 2,6 per cento in termini tendenziali. L'inflazione di fondo misurata in base al Nic è rimasta nel complesso stabile (+0,6 per cento). Il clima di fiducia, ad agosto, ha registrato un lieve peggioramento sia per le famiglie sia per le imprese; per queste ultime la limitata flessione appare attribuibile a una parziale correzione rispetto ai livelli particolarmente elevati raggiunti nei mesi precedenti.