Ucraina-Russia, non solo gas: il conflitto fa salire anche il prezzo del grano
La possibile guerra rischia di creare un forte corto circuito in un settore che versa già in grave crisi e infatti in un solo giorno le quotazioni del grano hanno avuto un balzo del 20 per cento sul mercato
Tra le conseguenze economiche di un inasprimento del conflitto con la Russia c'è anche l'aumento del prezzo del grano e del mais, di cui l'Italia è grande importatore. In un solo giorno, rileva Coldiretti, le quotazioni del grano hanno avuto un balzo del 2 per cento alla chiusura del mercato future della borsa merci di Chicago, punto di riferimento mondiale delle materie prime agricole, mentre il mais per l’alimentazione del bestiame ha raggiunto il valore massimo da sette mesi.
L'Ucraina e la Russia insieme assicurano un terzo del commercio mondiale di grano. Come riporta la Coldiretti, l’Ucraina ha un importate ruolo per il settore agricolo perché produce oltre 36 milioni di tonnellate di mais per l'alimentazione animale e 25 milioni di tonnellate di grano tenero per la produzione del pane. E l’Italia solo nel 2021 ha importato 100 milioni di chili di grano dalla Russia e 120 dall’Ucraina. Un’emergenza globale dunque che riguarda però direttamente la nostra nazione, che compra il 64 per cento del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti. Dunque un conflitto su larga scala costringerebbe l’Italia a cercare altri produttori, come la Francia e il Canada, e non si può escludere un ulteriore aumento dei prezzi.
"I venti di guerra hanno portato a un aumentare dei prezzi di grano e mais", scrive Coldiretti in un comunicato. Dopo che Putin ha riconosciuto le due entità separatiste Donetsk e Lugansk, l’Ue ha annunciato le sanzioni contro Mosca e le repubbliche del Donbas; sanzioni destinate ad essere sempre più stringenti nel caso Putin decida di proseguire le ostilità.