La strategia del passo dopo passo dell'ad di Poste italiane

I buoni risultati di Del Fante per mercato e analisti, il piano per il futuro prossimo e le lezioni per le banche

Poste italiane stupisce mercato e analisti con risultati nel 2021 superiori alle attese e previsioni per il 2022 riviste al rialzo rispetto alle stime. Sebbene il titolo non abbia beneficiato della buona notizia, in una giornata di nuovo negativa per Piazza Affari per i risvolti poco rassicuranti sul fronte guerra e gas, l’azienda guidata da Matteo Del Fante ha migliorato l’efficienza nella gestione e aumentato il livello di remunerazione degli azionisti.

      

L’utile netto del 2021, pari a 1,6 miliardi, è stato superiore alle attese, così come il dividendo (0,59 centesimi invece di 0,57) e anche i profitti per quest’anno supereranno le previsioni. Insomma, tutto bene, anche se tra gli analisti non manca chi fa osservare che Poste Italiane, con circa 550 miliardi di asset in gestione potrebbe raggiungere facilmente una redditività molto più elevata. Gli stessi esperti, però, fanno capire di stare apprezzando in modo crescente la strategia del passo dopo passo impostata dall’ad Del Fante.

   

Vero è che alcune banche con la metà degli asset di Poste macinano utili superiori, ma è altresì vero che non si può paragonare un’ex azienda dello stato a una banca che è nata e cresciuta come privata. Anzi, a giudicare dalla strategia di diversificazione che sta seguendo Del Fante (Poste debutterà sul mercato dell’energia nel 2022), si comincia a capire che l’azienda intende andare in una direzione opposta rispetto a quella seguita dagli istituti di credito con la svolta digitale e il ridimensionamento delle filiali. Poste, invece, potrebbe voler utilizzare le potenzialità dei suoi 13 mila uffici postali per ampliare in futuro anche la gamma di servizi offerti proseguendo su un percorso di crescita meno effervescente ma più graduale e sicuro, e facendo assumere al titolo le classiche caratteristiche di un bond.

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