editoriali
Sul gas un rublo è uguale a mezzo bluff
Per Putin le forniture russe non si pagano più in euro. Ma ai leader europei ha detto altro
Oggi pomeriggio Vladimir Putin ha firmato il decreto sul pagamento in rubli delle forniture estere di gas, ma il provvedimento prevede la possibilità che alcuni pagamenti ne siano esentati: “I casi specifici saranno individuati dalla commissione governativa che vigila sugli investimenti esteri”. Poco prima, nel riferire la telefonata di mercoledì con il dittatore russo, Mario Draghi aveva detto: “Le aziende europee continueranno a pagare il gas in euro o dollari. La spiegazione è stata molto lunga, l’ho ascoltata e ho risposto che i tecnici si sarebbero messi in contatto. La conversione dal pagamento in euro o in dollari a rubli è un fatto interno alla Federazione russa, questo è quel che ho capito”. Fonti italiane spiegano che una violazione contrattuale da parte russa finirebbe alla Corte arbitrale di Stoccolma: l’unico precedente è dell’Iran, che dovette risarcire i danni. Il governo italiano si è consultato con quelli tedesco e austriaco e crede che la minaccia di Putin sia l’attuazione di una risoluzione della Duma, il Parlamento russo, sollecitata da Putin stesso: un deterrente, uno strumento negoziale o un mezzo bluff.
Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha parlato con Putin martedì ha reso noto che le aziende europee potranno continuare a pagare il gas russo in euro. Il suo portavoce Steffen Hebestreit precisa che “Putin ha garantito che non cambierà nulla per i partner contrattuali europei. I pagamenti continuerebbero quindi a essere trasferiti in euro alla Banca Gazprom, che li convertirebbe poi in rubli”. La Banca centrale russa presieduta da Elvira Nabiullina, data non in sintonia con il Cremlino, sa che il rublo è inesistente nei commerci internazionali: viene dopo lo svalutatissimo (0,03 dollari) bath thailandese. Per Nabiullina, che ha ricostituito le riserve dopo la crisi del 1998, sarebbe un disastro. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov aggiunge che Putin vedrà i rappresentanti di Gazprom e della Banca centrale che lo informeranno degli sviluppi: “Con tempi lunghi”. Non va preso sottogamba, ma Cremlino as usual.