Esclusiva. Ecco la bozza del sesto pacchetto di sanzioni Ue
Stop al petrolio di Mosca tra sei mesi, altri tre canali televisivi russi bloccati, Sberbank esclusa da Swift, criminali di guerra dentro la lista nera, divieto di fornire servizi di consulenza e pubblica relazione allo stato russo
Bruxelles. Embargo sul petrolio tra sei mesi, altri tre canali televisivi russi bloccati, Sberbank esclusa da Swift, criminali di guerra dentro la lista nera, divieto di fornire servizi di consulenza e pubblica relazione allo Stato russo: la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, questa mattina ha annunciato le principali misure del sesto pacchetto di sanzioni dell'Unione europea contro la Russia. Ma ci sono diverse sorprese nella proposta che la Commissione ha inviato ai ventisette stati membri e che il Foglio ha potuto consultare. A cominciare dai nomi che finiranno nella lista nera dell'Ue. Von der Leyen ha spiegato che ci saranno i responsabili dei massacri di Bucha e dell'assedio di Mariupol. Complessivamente il numero di russi sanzionati salirà a 1.168. Ma i nomi più famosi sono quelli del patriarca di Mosca, Kirill, e la famiglia del portavoce del Cremlino, Dimtry Peskov. Kirill è accusato di essere "uno dei più importanti sostenitori dell'aggressione militare russa contro l'Ucraina". Il testo legislativo cita una serie di sermoni in cui Kiril ha definito la guerra di Putin "un'operazione speciale di mantenimento della pace" o ha descritto le azioni militari come "una guerra contro il male" per la "purificazione spirituale dell'Ucraina" in "un'operazione di pulizia religiosa". La famiglia del portavoce del Cremlino c'è tutta: la figlia Elizaveta, il figlio Nikolay e la moglie Tatiana Navka, tutti accusati di usare la ricchezza e il denaro di Dmitry.
Von der Leyen ha annunciato un embargo sul petrolio graduale. Il periodo transitorio di sei mesi per l'acquisto di greggio (fino alla fine dell'anno per i prodotti raffinati) è stato giustificato così dalla presidente della Commissione: “Per poter aiutare l'Ucraina, è necessario che la nostra economia resti forte”. La proposta inviata ai ventisette include un'eccezione costruita su misura di Ungheria e Slovacchia, dopo che il governo di Viktor Orban aveva minacciato di mettere il veto su tutto il sesto pacchetto di sanzioni. I due paesi avranno un anno in più di tempo (fino al 31 dicembre del 2023) per disfarsi del petrolio russo, che non potranno rivendere ad altri stati membri.
L'Ue vuole anche tutelarsi dal rischio che il greggio russo sia dirottato verso altri potenziali clienti nel resto del mondo. Il testo della proposta della Commissione vieta di “fornire, direttamente o indirettamente, assistenza tecnica, servizi di intermediazione, finanziamento o assistenza finanziaria, o qualsiasi altro servizio, connesso al trasporto, anche mediante trasferimenti da nave a nave, verso paesi terzi di petrolio greggio e prodotti petroliferi (...) che sono originari della Russia o sono stati esportati dalla Russia”. Una misura simile era stata adottata contro l'Iran e aveva dato i suoi frutti.
La bozza della Commissione, che sarà discussa oggi dagli ambasciatori dei 27, contiene un'altra sorpresa. L'Ue intende adottare un divieto di “vendere o trasferire, direttamente o indirettamente, diritti di proprietà su beni immobili situati” sul suo territorio a “cittadini russi o persone fisiche residenti in Russia” e persone “giuridiche, entità o organismi stabiliti in Russia”. Dalla misura sono esclusi i cittadini o i residenti di lungo periodo dell'Ue. Tradotto: l'Ue vuole evitare che le personalità finite nella sua lista nera trasferiscano proprietà immobiliari a prestanomi russi. La bozza della Commissione contiene anche i nomi delle altre due banche che, insieme a Sberbank, saranno escluse da Swift: Credit Bank of Moscow e JSC Rosselkhozbank. Quanto ai tre canali televisivi che non potranno più operare nell'Ue (e nemmeno essere ripresi su piattaforme social come Twitter e Facebook) sono Rossiya RTR, Rossiya 24 e TV Centre International.