Le sanzioni occidentali alla Russia mordono eccome, ma l’Europa può fare molto di più. Pochi giorni fa persino le Nazioni Unite, di cui pure la Russia è membro con diritto di veto, hanno pubblicato un rapporto in cui si prevede una caduta del pil russo nel 2022 di oltre il 10 per cento, 14 punti in meno della previsione ante guerra. Un lavoro pubblicato su VoxEu mostra che nei primi 37 giorni di guerra gli acquisti online di beni di consumo da parte di residenti in Russia sono crollati del 50 per cento rispetto ai 37 giorni precedenti; gli acquisti dall’Ue sono a -66 per cento, quelli dagli Stati Uniti a -40 per cento e, cosa particolarmente interessante, quelli da paesi terzi a -49 per cento. La guerra sta avendo effetti anche sull’inflazione che si è impennata fino 17,8 per cento ad aprile dall’8 per cento di febbraio. Il tenore di vita dei russi sta andando a picco, molto più di quanto non sia successo, ad esempio, in Italia con il lockdown del 2020.
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