In futuro l’assetto del credito in Italia sarà determinato soprattutto dalla capacità degli istituti di espandersi e integrarsi con i settori del risparmio gestito e della bancassicurazione. L’aumento di capitale di Mps, l'attenzione su Anima, gli intrecci tra Cattolica assicurazioni e Bpm
Negli ultimi tempi è sembrato che il risiko bancario abbia perso smalto, ma non è così, ha solo cambiato pelle. Se finora sono state situazioni di crisi e la spinta al consolidamento (da parte soprattutto dei regolatori europei) a stimolare acquisizioni e fusioni (poche, per la verità), in futuro l’assetto del credito in Italia sarà determinato soprattutto dalla capacità degli istituti di espandersi e integrarsi con i settori del risparmio gestito e della bancassicurazione. E’ qui, infatti, che si concentrano le maggiori possibilità di fare profitti rispetto all’attività bancaria tradizionale. E poi la temuta ondata di npl post pandemia, che faceva pensare alle aggregazioni come all’unica strada per preservare la solidità patrimoniale, non si è per ora manifestata, mentre sia la normalizzazione della politica monetaria sia il Pnrr dovrebbero giocare a favore della tenuta del sistema bancario italiano, esposto in misura ridotta alla crisi ucraina.
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