il fondo salva stati
In Germania via libera al Mes. Ora tocca a Meloni decidere sul trattato
La Corte costituzionale federale tedesca (Bverfg) ha respinto il ricorso contro la legge di ratifica del meccanismo europeo di stabilità: Steinmeier può promulgare la norma. L'Italia resta l'ultimo paese a doversi esprimere
La Corte costituzionale federale (Bverfg) ha respinto il ricorso presentato da sette deputati del Partito liberaldemocratico (Fdp) al Bundestag contro l'adesione della Germania al Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Il procedimento aveva in oggetto la legge di ratifica di questo strumento approvata dal Parlamento tedesco. Secondo il Bverfg, i querelanti non hanno spiegato a sufficienza perchè i loro diritti sarebbero stati lesi da tale atto. Inoltre, i sette deputati della Fdp non sono stati in grado di illustrare perchè poteri sovrani sarebbero stati ceduti al Mes o all'Ue.
Con la sentenza del Bverfg, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier può ora promulgare la legge sull'adesione della Germania al Mes. La procedura è stata avviata nell'estate del 2021, prima che la Fdp formasse il governo federale con il Partito socialdemocratico (SpD) e i Verdi, in carica dall'8 dicembre scorso.
Ora che in Germania la vicenda si è risolta, l'Italia resta l'unico paese a non aver ancora ratificato il trattato in Paralmento. Per ironia della sorte la patata bollente è finita direttamente nelle mani di Giorgia Meloni, che per anni è stata sulle barricate contro il nuovo trattato, definito come un accordo contrario agli interessi della nazione. Come lei la pensa la Lega di Matteo Salvini. Ma nel governo c’è chi, come il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, sa che l’Italia non può essere l’unico paese dell’Eurozona che blocca un’importante riforma. Finora la coalizione si è nascosta dietro l'alibi tedesco: aspettiamo la decisione della Corte di Karlsruhe. Da oggi l'alibi non regge più.
tra debito e crescita