Uno scienziato con un monitor di pressione, accanto a una nuova unità di test per la cattura del carbonio in Scozia (Foto di Jeff J Mitchell/Getty Images) 

Stoccare la Co2

L'altra idee per ridurre le emissioni: metterle sottoterra. L'apertura dei Verdi tedeschi

Daniel Mosseri

“Lo stoccaggio di CO2 è una buona idea”, ha affermato il ministro dell’economia dell’Assia, il verde Tarek Al-Wazir. Una prova di pragmatismo e un’inversione di rotta rispetto a quanto sostenuto dalla galassia ecologista tedesca fino a dieci anni fa

Berlino. Nuova prova di pragmatismo dei Verdi tedeschi. Negli ultimi mesi i Grünen hanno permesso la riapertura di centrali a carbone e mandato giù, non senza qualche mal di pancia, la proroga fino al prossimo aprile di due dei tre impianti nucleari ancora attivi in Germania. D’altronde la guerra russa contro l’ Ucraina non accenna a finire né la crisi energetica sembra superata. Oggi i Verdi del ministro dell’Economia Robert Habeck fanno di necessità virtù aprendo anche alla cattura e stoccaggio del carbonio, Ccs in inglese. Nei processi industriali oggi è possibile “sequestrare” l’anidride carbonica e stoccarla, di solito nel sottosuolo, prima che entri in circolo nell’atmosfera. In alternativa le emissioni possono essere catturate e utilizzate: in questo caso si parla di Ccu (Carbon capture and utilization).

 

Giorni fa, presente il primo ministro del Belgio Alexander De Croo, il gigante dell’acciaio ArcelorMittal ha inaugurato una linea Ccu da 200 milioni per trasformare la CO2 dei suoi impianti di Ghent in etanolo di seconda generazione. Se lo fanno i belgi – e con loro gli statunitensi e i norvegesi – perché i tedeschi dovrebbero essere da meno? “Lo stoccaggio di CO2 è una buona idea”, ha affermato il ministro dell’economia dell’Assia, il verde Tarek Al-Wazir, alla Faz. Anche un recente rapporto del ministero federale dell’Economia, intercettato dalla Welt, osserva che l’obiettivo di neutralità climatica della Germania nel 2045 non sarà raggiungibile se non sarà accompagnato da operazioni di stoccaggio della CO2 prodotta in alcuni processi industriali. Un’inversione di rotta rispetto a quanto sostenuto dalla galassia ecologista tedesca fino a dieci anni fa, quando la Ccs era considerata una pratica inutile se non addirittura pericolosa. E cinque anni fa fu vietata per legge. Ma se allora  le centrali a carbone tedesche erano sulla via del tramonto oggi, come conseguenza della guerra,  si torna a usarle interrogandosi però su come sequestrare i loro fumi. Per ora si parla solo di stoccare la CO2 tedesca in Norvegia ma la proposta dei Verdi ha il pregio di riaprire il dibattito. 

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