il commento
Prendere sul serio il Ponte sullo Stretto
Non c'è tempo da perdere per l'avvio dei lavori dell'infrastruttura che collega Sicilia e Calabria. Un'opera così va spiegata e capita, discussa con intelligenza. A Salvini l’onere di coinvolgere ampie parti della società italiana, opposizione compresa
Non c’è tempo da perdere per l’avvio dei lavori del Ponte sullo Stretto. Come per la delega fiscale sono iniziative politiche che hanno qualche senso solo all’inizio di una legislatura. E solo con una maggioranza ben piazzata possono superare lo sbarramento di obiezioni, i lazzi e i frizzi, le battute e il molto di peggio che verrà scagliato contro il ponte già in fase di progettazione. Matteo Salvini, in questo caso, ha avuto la determinazione per portare ieri in Consiglio dei ministri il provvedimento che rimette in piedi progettazione ed esecuzione, con tempi stretti, prime scadenze al 2024 e aggancio con progetti del Pnrr. I nemici saranno più semplici da contrastare dei falsi amici.
Il “sì, ma” è l’ostacolo peggiore, sposta sempre la questione un po’ più in là. E perché mancano le strade in Sicilia, la ferrovia è la più lenta del mondo, le altre infrastrutture latitano. Poi c’è già, bella e pronta, l’obiezione ambientale. E c’è la pattuglia dei contabili con la calcolatrice pronta a dimostrare la non sostenibilità economica del ponte. Il governo dimostri, invece, di crederci. Perché un’opera così va spiegata, capita, discussa con intelligenza. I dati sul traffico sono a favore della sostenibilità economica. Con l’obiettivo di rafforzare i collegamenti ferroviari e di spostare su treno una parte rilevante del traffico aereo verso la Sicilia. E con prospettive valide anche per le merci e per incrementare l’intermodalità. La Sicilia ha popolazione ed economia sufficienti per sostenere il progetto. Da ministro della cultura ne parlò anche Dario Franceschini con entusiasmo e sorprendendo molti. Immaginava la continuità ferroviaria tra la linea adriatica, da rafforzare e da collegare, come sta avvenendo, con l’alta velocità che arriva in Calabria. Chissà se, dall’opposizione, terrà fede a quelle dichiarazioni. Potrebbe essere uno dei suoi tanti progetti di successo realizzati per procura. A Salvini l’onere di coinvolgere ampie parti della società italiana, opposizione compresa.