I dati Istat ed Eurostat
Torna a crescere l'inflazione in Italia (e in Europa)
L'indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,5 per cento su base mensile e dell'8,3 per cento su base annua. Sullo sfondo la prossima stretta sui tassi di interesse: giovedì la riunione della Bce
L'inflazione in Italia torna a salire, anche se di poco, nei dati Istat diffusi questa mattina: l'indice nazionale dei prezzi al consumo (Nic) aumenta dello 0,5 per cento su base mensile e dell'8,3 per cento su base annua, rispetto al 7,6 per cento del mese precedente. Il trend, spiega l'Istat, si deve all'aumento dei prezzi dei beni energetici non regolamentati: tant'è che l'inflazione di fondo – presa dunque al netto dei beni energetici – resta stabile al 6,4 per cento. Per capire la portata dei numeri, vengono in aiuto le stime del Codacons: l'inflazione all’8,3 per cento equivale a un rincaro della spesa pari a 2.428 euro annui per la famiglia "tipo", fino a 3.144 euro per un nucleo con due figli.
Lo scenario rimane quindi tutt'altro che rassicurante. Anche perché i dati dell'Istat si pongono sulla scia di quelli dell'Eurostat, che segnano per la prima volta da novembre un rialzo del tasso inflazionistico nei paesi dell'Eurozona: nelle stime "flash" di aprile, si tocca quota 7 per cento, contro il 6,9 per cento registrato a marzo.
Un quadro incerto che preoccupa prima di tutti la Bce: dopodomani è prevista una riunione del Consiglio direttivo, sul tavolo c'è il prossimo aumento dei tassi di interesse. Ancora una volta si confronteranno la linea rigorista che chiede una stretta di 50 punti base, contro quella che auspica una maggiorazione di soli 25 punti. I dati di oggi possono fornire un nuovo argomento alla posizione oltranzista.