Francoforte
La Bce allenta il ritmo della stretta e alza i tassi di altri 25 punti base
La Banca centrale continua con la politica monetaria restrittiva: "Le prospettive di inflazione continuano ad essere troppo elevate per troppo tempo"
Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) ha deciso di alzare di altri 25 punti base i tassi di interesse nel tentativo di arginare l'inflazione nei paesi dell'Eurozona, che secondo le ultime stime dell'Eurostat ha superato il 7 per cento nel mese di aprile. Il tasso sui depositi aumenta così del 3,75 per cento, mentre quelli di rifinanziamento principale e marginale salgono rispettivamente al 3,75 e al 4 per cento.
"Le prospettive di inflazione continuano ad essere troppo elevate per troppo tempo", si legge nel comunicato di fine vertice. "L'inflazione complessiva è diminuita negli ultimi mesi, ma le pressioni sottostanti sui prezzi rimangono forti. Allo stesso tempo, i passati aumenti dei tassi vengono trasmessi con forza alle condizioni finanziarie e monetarie dell'area dell'euro, mentre i ritardi e la forza della trasmissione all'economia reale rimangono incerti", aggiunge la nota, ricordando che le prossime decisioni saranno assunte seguendo un approccio dipendente dai dati per determinare il livello appropriato e la durata della restrizione.
Questo è il settimo rialzo della Banca centrale a partire da luglio dello scorso anno: quello precedente a oggi è stato deciso un mese e mezzo fa, di 50 punti base. Una scelta in linea con le previsioni ma non per questo meno preoccupante: il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, già nelle scorse settimane ha lanciato l'allarme in merito ai "rischi per la stabilità finanziaria e seri problemi di bilancio". Parole molto simili a quelle usate dalla Banca d'Italia, nel suo rapporto diffuso a fine aprile.
La Bce segue le orme della Fed, la banca centrale statunitense, che ieri ha alzato sempre dello 0,25 per cento i tassi sul dollaro, portanto i valori di riferimento oltre al 5 per cento, il livello più alto dal 2007. Il presidente Jerome Powell ha tuttavia lasciato intendere che si possa aprire d'ora in avanti una fase di allentamento nella politica monetaria americana.