Foto LaPresse

Il surreale antieuropeismo di Coldiretti sulla Xylella

Luciano Capone

Proteste contro il vicepresidente della Commissione Ue Timmermans: “Ue svegliati! la Xylella ti invade”. Ma quando l'Europa preparava il piano per fermare il batterio, Coldiretti si opponeva e diffondeva teorie complottiste. Ora milioni di ulivi sono seccati, ma non è colpa di Bruxelles

In Italia, e spesso in Puglia, accadono cose strane. Ieri il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans è stato accolto a Taranto, dove ha incontrato il presidente della regione Michele Emiliano, da una protesta della Coldiretti. “Niente Europa senza agricoltura, no al cibo da laboratorio, “Stop ai cibi stranieri inquinati, regole uguali per tutti”, “No consumo di suolo, i pannelli mettiamoli sui tetti”, “Il Nutriscore inganna i consumatori”.

 

La manifestazione ha inscenato i soliti refrain Coldirettisti, ma tra i vari cartelli uno risaltava: “Ue svegliati! la Xylella ti invade”. L’accusa a Bruxelles di dormire sul batterio che ha distrutto milioni di ulivi in Salento e ora minaccia il resto della Puglia è davvero surreale. Per il contenuto, ma soprattutto per il pulpito. Quando in Puglia fu trovata la Xylella, ovvero la più grande catastrofe per l’olivicoltura italiana, la Commissione europea fu sveglissima: pretese l’immediata attuazione di un piano di contenimento del batterio, che prevedeva l’eradicazione delle piante infette e la creazione di una zona cuscinetto per fermare l’epidemia, arrivando ad avviare una procedure d’infrazione per le inadempienze dell’Italia.

 

Coldiretti, invece, dormiva e sognava a occhi aperti. Non solo protestava contro il piano europeo per contrastare la Xylella, ma dava la stura alle peggiori teorie cospirazioniste che ritenevano il batterio una bufala o un complotto di multinazionali e scienziati (vedasi il rapporto Agromafie del 2015). Coldiretti è arrivata a inserire in un suo comitato scientifico Cataldo Motta, il procuratore di Lecce che ha indagato gli scienziati del Cnr e bloccato il piano di contenimento sostenendo che gli ulivi sarebbero guariti con l’acqua e i rimedi dei nonni.

 

È surreale che Coldiretti protesti contro l’Europa, l’unica istituzione che insieme ai ricercatori ha provato a fare qualcosa, e non contro sé stessa ed Emiliano che non ha fatto nulla e cianciava di presunte “cure” risolutive. Nel frattempo Xylella è avanzata di centinaia di chilometri, ha seccato decine di milioni di ulivi e fatto miliardi di euro di danni. Coldiretti si è svegliata dal sogno e si è trovata in un incubo. Ma chi è causa del suo male non se la prenda con l’Europa, che quel male ha cercato di evitarlo.

 

  • Luciano Capone
  • Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali