l'aumento dei costi dei voli
La pazza estate del trasporto aereo non dipende dagli speculatori
Gli incrementi dei prezzi dei voli sono legate al costo del carburante, al forte incremento della domanda e alla chiusura dello spazio aereo russo che provoca allungamenti nei tragitti per i voli diretti in Asia
L’estate del trasporto aereo rischia di essere molto calda questo anno: e questo è noto. Vi sono però delle differenze rispetto allo scorso anno, quando si ebbero dei problemi in alcuni degli importanti aeroporti nel nord Europa che si sono poi ripercossi su tutto il sistema degli aerei, perché questa volta il problema principale sembra essere l’aumento dei prezzi dei biglietti. Addirittura, il governo ha chiamato in causa “mister prezzi”, che oggi incontrerà i rappresentanti delle principali compagnie aeree che effettuano voli nelle tratte nazionali interessate dai maggiori rincari.
Al fine di comprendere quale è la situazione è bene partire dai dati ufficiali. Questi indicano che le compagnie aeree, rispetto all’estate del 2019, registreranno un incremento dello “yield” (i prezzi dei biglietti rapportati alla lunghezza del percorso per ogni passeggero) tra il 25 e il 35 per cento e gli incrementi maggiori si registrano soprattutto per i voli a lungo raggio. Negli ultimi giorni si sono lette molte analisi circa il tema del prezzo del carburante, la principale voce di costo per le compagnie aeree, che è diminuito rispetto lo scorso anno e quindi è strano vedere incrementi di prezzo così importanti. Questo è vero, senonché le compagnie aeree fanno hedging (effettuano cioè operazioni di copertura preventive, con l’intento di compensare eventuali perdite future) per coprirsi dalle variazioni del prezzo del carburante stesso. Fare hedging serve a coprirsi dai rischi dalle variazioni di prezzo del carburante. Solo per fare un esempio, la principale low cost europea sta pagando questa estate il carburante il 40 per cento in più rispetto lo scorso anno per via di queste politiche di hedging. Se invece rapportiamo il prezzo attuale del carburante rispetto al 2019 è di circa il 25 per cento più elevato. Questo “principio” del hedging è valido per la principale low cost europea, così come per molte delle compagnie aeree e quindi è chiaro che il prezzo del carburante questo anno sta subendo il forte incremento avutosi lo scorso anno e lo si sta pagando proprio durante questa estate.
Vi sono poi alcuni fattori strutturali che stanno portando ad un aumento dei prezzi.
In primo luogo, il forte incremento della domanda, che questa estate probabilmente raggiungerà in Italia i massimi storici. Già a maggio, secondo i dati Assaeroporti, il numero di passeggeri è stato di oltre il 4 per cento superiore rispetto al 2019 a fronte però di un’offerta che rimane sotto i livelli del 2019. Addirittura, a livello europeo, il numero di voli è di circa il 7 per cento inferiore rispetto a quattro anni fa. Alcuni aeroporti europei ancora hanno messo limitazioni nel numero massimo di voli, molto inferiore al 2019, e questo provoca una minore offerta di voli. Per fortuna i nostri aeroporti italiani si sono molto ben comportati lo scorso anno e anche nel 2023 si sono ben preparati per questo ritorno impetuoso della domanda estiva.
A livello intercontinentale, c’è poi da tenere in considerazione che la chiusura dello spazio aereo russo provoca degli allungamenti di percorso dall’Europa per tutti i voli verso la Cina, Giappone e Nord Asia in generale, provocando inefficienza e minore offerta. Inoltre, i maggiori produttori aerei sono in ritardo nelle consegne perché stanno ancora scontando degli strascichi delle problematiche della pandemia e questo proprio nel momento in cui le compagnie hanno bisogno di nuovi aerei performanti per seguire il forte boom della domanda. Infine, molte compagnie aeree, operatori aeroportuali e tutto il settore aereo in generale, stanno facendo grandi campagne di recruiting (la ricerca e la selezione nell'assunzione di nuovi dipendenti da parte delle aziende) perché, dopo la pandemia avevano spesso ridotto il numero di impiegati. Tuttavia, la domanda ha già raggiunto in alcuni casi livelli ben superiori al 2019 e non è facile trovare tutto il personale, o quando viene trovato, comunque ha giustamente richieste salariali superiori (legge domanda e offerta) che poi si ripercuotono sui prezzi.
C’è infine da considerare che le compagnie aeree hanno perso molti soldi nel corso della pandemia e anche nel primo trimestre dell’anno quasi tutte hanno chiuso con perdite importanti. Un ultimo elemento paradossale. Proprio nel momento in cui ci si lamenta degli aumenti dei prezzi dei biglietti aerei, diversi comuni si apprestano ad aumentare l’addizionale comunale che in alcuni casi potrà arrivare a pesare fino al 25 per cento del prezzo medio di un biglietto di una low cost.
tra debito e crescita