il semestre
La crescita redditizia di Poste grazie a pacchi e digitale
I risultati del primo semestre superano le attese degli analisti sia in termini di ricavi che di utile. La prospettiva del gruppo è crescere ulteriormente nel settore della logistica e allo stesso tempo di diventare sempre più digitale come modello di servizio
Poste italiane raccoglie i frutti della strategia di diversificazione del business avviata da alcuni anni e archivia il primo semestre 2023 con risultati decisamente sopra le attese degli analisti sia in termini di ricavi (6,1 miliardi, più 8,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022) che di utile (1,1 miliardi, più 16 per cento). “Il mercato e il tempo ci hanno dato ragione – ha detto l’ad Matteo Del Fante – le nostre scelte strategiche erano corrette. Adesso abbiamo davanti altri tre anni e stiamo già lavorando intensamente al prossimo piano”. La prospettiva del gruppo Poste, che è uno dei cinque coinvolto nel salvataggio della compagnia Eurovita, è di crescere ulteriormente nel settore della logistica e allo stesso tempo di diventare sempre più digitale come modello di servizio, ma tenendo conto delle esigenze di un’utenza variegata.
Nel ricostruire il percorso di crescita fin qui seguito, Del Fante ha citato il posizionamento nel settore della movimentazione pacchi (molto competitivo, considerando come si stanno evolvendo i modelli di consumo legati all’ecommerce) e quello dei pagamenti digitali: “Siamo diventati il più grande operatore del paese, pensate che quasi il 40 per cento dei pagamenti online in Italia viene effettuato con un Postepay”. Un obiettivo non scontato considerando da dove è partita Poste prima della quotazione in Borsa nel 2015 che ha imposto una gestione più manageriale e attenta ai risultati. “Stiamo trasformando Poste italiane in un’azienda sempre più digitale e incentrata sul cliente, un’azienda efficiente dal punto di vista operativo, con un percorso chiaro per una crescita redditizia”, ha osservato l’ad confermando così “grande fiducia nella guidance per il 2023”. E sulle prospettive rosee del gruppo concordano anche gli analisti di Equita, secondo cui i risultati del primo semestre di Poste sono solidi anche al netto dell’effetto positivo legato alla rivalutazione della quota detenuta nella società di logistica Sennder Technologies. Anche senza considerare questa plusvalenza i conti sarebbero stati comunque sopra le stime del mercato.