l'analisi
“Cielos abiertos”, la rivoluzione aerea dell'Argentina di Milei
La politica inaugurata dal nuovo presidente rischia di essere un colpo di grazia per la compagnia di bandiera. Ma libererà la concorrenza del settore (con benefici per gli utenti)
La liberalizzazione del trasporto aereo in Argentina è stata una delle prime misure della “terapia shock” del governo di Javier Milei e sarà molto interessante vedere gli effetti di tale politica. Gli esempi sono differenti in giro per il mondo e l’apertura alla concorrenza del trasporto aereo prima negli Stati Uniti, poi in Europa, ma anche nel Sudest Asiatico sono state in grado di portare grandi benefici ai passeggeri che hanno avuto la possibilità di viaggiare a prezzi molto più contenuti. Si è avuta una vera propria “massificazione” del trasporto aereo.
Tuttavia, molto spesso, le compagnie di bandiera che non sono state in grado di cambiare si sono ritrovate fuori mercato, portando a diversi fallimenti di alcune compagnie storiche. Non sarà quindi facile per Aerolineas Argentinas, azienda pubblica, riuscire a resistere a questo cambiamento strutturale ed è anche per questo motivo che il nuovo governo di Milei ha deciso di procedere a un processo di privatizzazione, anche tramite la cessione delle azioni agli stessi dipendenti.
Se guardiamo a quanto successo nel passato, solo per portare qualche esempio, si denota che il mercato aereo italiano è passato da 53 a 161 milioni di passeggeri l’anno dal 1997, anno della liberalizzazione europea, al 2019 secondo i dati di Assaeroporti. Nel 2023 il mercato italiano crescerà fino a oltre 163 milioni di passeggeri, nonostante Alitalia non esista più dal 2021. Altri vettori sono falliti in Europa nel corso del processo di liberalizzazione, mentre altre compagnie aeree tradizionali sono state in grado di fare dei processi di fusione e creare dei grandi gruppi europei, come nel caso del gruppo Lufthansa o IAG.
Il mercato aereo argentino chiuderà il 2023 con circa 8,5 milioni di passeggeri domestici effettivi e quasi 12 milioni di passeggeri internazionali. Nel complesso, un mercato aereo di circa 20 milioni di passeggeri (rispetto agli oltre 160 milioni del mercato italiano) dove la quota di mercato di Aerolineas Argentinas è del 65 per cento nel mercato domestico e circa del 24 per cento per quanto riguarda il mercato internazionale. Non sarà facile per il vettore aereo resistere alla concorrenza, ma indubbiamente una gestione più efficiente potrà portare a beneficiare della crescita del mercato che si svilupperà da qui ai prossimi anni. E’ infatti molto probabile che i prezzi medi dei biglietti possano scendere in maniera significativa nel mercato argentino grazie alla presenza di nuovi operatori che arriveranno dal processo di regolamentazione (o meglio, di deregolamentazione).
Questo processo di deregulation permetterà non solo a investitori e compagnie straniere di entrare nel mercato argentino e sviluppare nuove connessioni, ma soprattutto di far crescere il mercato e possibilmente raddoppiare nel giro di un decennio (sempre tenendo in considerazione che la crescita del mercato aereo dipende anche dal buon andamento dell’economia). In particolare, il governo argentino si accinge a eliminare gli accordi bilaterali con gli altri paesi che limitavano sia il numero di voli sia le destinazioni servite per legge, per quanto riguarda i voli intercontinentali, e aprirà completamente il mercato interno.
Questo è successo ad esempio anche tra Europa e Stati Uniti, dove il “cielo unico” ha permesso a compagnie europee e statunitensi di offrire liberamente le rotte secondo condizioni di mercato. Anche nel mercato domestico ci sarà piena libertà di offrire nuove connessioni. Questa nuova concorrenza sarà molto utile all’Argentina, dato che il trasporto aereo è estremamente importante per migliorare sia la logistica sia la mobilità delle persone in un determinato paese, soprattutto se così esteso.
Fino a oggi l’Argentina aveva avuto un mercato aereo molto poco sviluppato, ma è possibile che nel prossimo decennio il numero dei passeggeri possa arrivare a 40 milioni di viaggiatori l’anno. Da ultimo sarà interessante vedere quale sarà la risposta di Aerolineas Argentinas, perché la compagnia senza una visione chiara e di mercato, farà molta fatica ad affrontare le nuove sfide che arriveranno dal mercato. Ma Milei, con la sua politica dei “cielos abiertos”, ha fatto chiaramente intendere di essere più interessato allo sviluppo del mercato e della concorrenza che alla sorte della compagnia statale.