I dati dell'Istat
Per gli occupati e il lavoro il 2023 si chiude in positivo
Secondo il rapporto dell'istituto nazionale di statistica a novembre ci sono 520 mila occupati in più rispetto all'anno precedente: si tocca il nuovo record di 23,74 milioni
L'Istat ha pubblicato il rapporto mensile sul numero di occupati, disoccupati, inattivi e tasso di disoccupazione in riferimento al mese di novembre 2023. I dati sono piuttosto incoraggianti e, al netto del mese di dicembre, definiscono un anno positivo per quanto riguarda il mercato del lavoro. Sono state confermate alcune tendenze: il 2023 ha visto una costante crescita del tasso di occupazione e, parallelamente, una diminuzione dei tassi del numero di persone che cerca lavoro. Nell’arco di un anno, confrontando novembre 2022 con novembre 2023, gli occupati sono cresciuti di oltre mezzo milione di unità (+520 mila), che corrispondono a un incremento di 551 mila dipendenti permanenti e 26 mila autonomi mentre il numero dei dipendenti a termine è inferiore di 57 mila unità. In totale gli occupati segnano così un nuovo record, a quota 23,74 milioni. L'unico dato negativo resta un crescente numero di persone inattive, cioè chi non fa parte della forza lavoro.
Qui è possibile vedere il testo completo del rapporto
Crescono gli occupati
I dati Istat registrano un aumento mensile degli occupati con un +0,1 per cento tra le donne, i dipendenti e gli over 34. Quella maschile resta sostanzialmente invariata rispetto al mese precedente. Il tasso di occupazione resta praticamente stabile al 61,8 per cento. Parallelamente, diminuisce il numero di persone che cerca lavoro per quasi la totalità delle fasce d'età: parliamo di un -3,3 per cento, fatta eccezione per la fascia 25-34, dove invece si registra un aumento. Il tasso di disoccupazione totale scende di 0,2 punti, attestandosi al 7,5 per cento. Stessa tendenza anche per quello della disoccupazione giovanile, che però resta comunque molto alta (21 per cento), soprattutto se confrontata con la media dei paesi europei (11,9 per cento secondo i dati di OpenPolis del 2022).
La tendenza in positivo del tasso di occupazione è confermata anche dal confronto tra il trimestre settembre-novembre 2023 con quello precedente (giugno-agosto): un +0,6 per cento del livello di persone occupate, per un totale di 130mila nuovi lavoratori.
Anche confrontando il dato a livello annuale, l'Istat mette in luce come il numero di occupati di quest'anno supera quello di novembre 2023. Aumento che coinvolge sia gli uomini che le donne e che comprende tutte le classi d’età. Sempre guardando all'anno precedente, è sceso sia il numero di persone in cerca di lavoro (-3,6 per cento), sia il numero di inattivi (-3,6 per cento).
Aumentano gli inattivi
L'unica nota di demerito registrata in quest'ultima proiezione dell'Istat è un aumento del numero di inattivi. L'istituto definisce "inattivo" chi non fa parte delle forze di lavoro, ovvero chi non è classificato come occupato o disoccupato. Tra ottobre e novembre 2023 il numero di persone che resta sotto questa categoria è aumentato, seppur di poco: +o,4 per cento, circa 48 mila unità compresi nella fascia d'età tra i 15 e i 64 anni. L'aumento, nello specifico, coinvolge ogni range d'età con l'eccezione delle persone tra i 35 e i 49 anni, dove il livello di inattività è in calo. Complessivamente, il tasso sale di 0.1 per cento e si attesta al 33,1 per cento.