la riunione dell'eurotower

La Bce lascia i tassi invariati ma si prepara a invertire la rotta

Francesco Bercic

Per la quinta volta consecutiva l'Eurotower ha deciso di confermare l'attuale valore dei tassi d'interesse, ma per la prima volta ha aperto a un taglio. Si valuterà "in base ai dati". L'appuntamento è la prossima riunione di giugno

Lo status quo è confermato, ma ormai manca poco per invertire la rotta. Tanto che “alcuni membri del consiglio direttivo – afferma Christine Lagarde in conferenza stampa – erano favorevoli a un taglio già oggi”. La Bce ha lasciato invariati per la quinta riunione consecutiva i tassi di interesse (i tassi sui rifinanziamenti principali e marginali restano al 4,50 e al 4,75 per cento, il tasso di deposito al 4 per cento). Per la prima volta, però, Francoforte cita esplicitamente la possibilità di intraprendere una politica espansiva: “Se la valutazione aggiornata – si legge nel comunicato diffuso al termine del vertice – accrescesse ulteriormente la certezza che l’inflazione stia convergendo stabilmente verso l’obiettivo, sarebbe opportuno ridurre l’attuale livello di restrizione”. La prossima riunione di giugno si conferma così, a detta del board, l'appuntamento cui guardare, benché l’approccio rimanga “guidato dai dati, senza vincolarsi a un particolare percorso di riduzione”.

 

A indurre una “maggioranza molto ampia dei governatori” a rinviare ancora la sforbiciata, sono i dati provenienti dal settore dei servizi, in cui l’inflazione è rimasta “elevata al 4 per cento”. Numeri migliori arrivano invece dai salari, i quali registrano “una graduale moderazione”, contrariamente a quanto accaduto il mese scorso. In ogni caso, i dati sui salari relativi al primo trimestre del 2024 e le previsioni macroeconomiche aggiornate si conosceranno solo a maggio. Ed ecco perché la riunione di giugno può diventare il momento decisivo per assistere a un cambiamento di politica monetaria.

 

Per quanto riguarda le previsioni sulla crescita, “i rischi restano orientati al ribasso e l’effetto frenante dei precedenti rialzi dei tassi di interesse si esaurirà gradualmente facendo sentire un impatto minore”. L’economia, in generale, “rimane debole”, per quanto alcuni dati indichino “una ripresa graduale nel corso di quest’anno grazie alla ripresa delle esportazioni”. L’inflazione, invece, “ha continuato a ridursi”. E, a questo proposito, Lagarde specifica come la Bce non aspetterà che “tutto torni al 2 per cento prima di prendere una decisione sui tassi”. Altre parole che fanno presagire un taglio prossimo.

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