Vito Pertosa - foto Ansa

Il colloquio

Innovazione, Zes e premierato: l'Italia vista da una hi-tech del sud

Mariarosaria Marchesano

Intervista a Vito Pertosa, fondatore del gruppo d'eccellenza nel campo delle tecnologie avanzate e dei sistemi di segnalamento ferroviario Angel-Memerc: "La Zes Unica nel Mezzogiorno è un passo nella giusta direzione"

Vito Pertosa è un imprenditore del sud che ha creato un gruppo d’eccellenza di livello internazionale nel campo delle tecnologie avanzate e dei sistemi di segnalamento ferroviario: il gruppo Angel-Mermec, con sede a Monopoli e presente in 76 paesi, che con la recente acquisizione delle ex attività nel settore della giapponese Hitachi in Francia, Germania e Regno Unito, è arrivato a consolidare un giro di d’affari di 700 milioni di euro con 3.000 dipendenti. Da attento osservatore di politiche economiche e riforme, Pertosa è convinto che l’istituzione da parte del governo Meloni di una Zona economica speciale unica nel Mezzogiorno “sia stata un passo nella giusta direzione – dice – poiché il precedente modello, con otto differenti zone speciali, aveva generato forti disparità territoriali come io stesso ho avuto modo di sperimentare”.
 

Pertosa si è fatto due idee opposte sui progetti di riforma che Palazzo Chigi sta portando avanti: “Quello sull’autonomia differenziata mi vede critico perché penso che quando negli enti locali le cose non funzionano, lo stato centrale, al contrario, si deve rafforzare, intervenire e sostituirsi al bisogno, anche commissariando se necessario, altro che lasciare maggiore autonomia. Mi pare, però, che, a prescindere di come andrà il referendum, non ci siano sufficienti risorse per attuare l’autonomia differenziata in Italia visto che la Costituzione dice in modo chiaro che vanno prima garantiti i livelli minimi di servizi a tutti i cittadini.  Non escludo, quindi, che questa riforma resterà sulla carta”.
 

E il premierato? “Qui penso, invece, che una riforma mirata a dare maggiore stabilità al paese possa avere un impatto positivo anche sulla crescita economica del paese. In questi anni sono stato ospite in Francia per la quarta volta di un evento e ho sempre trovato Macron, nello stesso periodo in Italia sono cambiati quattro presidenti. Comunque lo si voglia chiamare, premierato o elezione a maggioranza del capo del governo, è una riforma assolutamente indispensabile per chi vuole investire. Ovviamente, deve essere realizzato con tutti i crismi di un processo democratico, per esempio mettendo nella Costituzione il premier eletto con la maggioranza assoluta, quindi con una legge elettorale che preveda il doppio turno”.
 

Desiderio di stabilità, certezza delle regole, visione del sistema paese, Pertosa interpreta un sentimento molto diffuso tra gli imprenditori, da nord a sud, che si misura con la realtà italiana dove i cambi di scenario sono all’ordine del giorno. L’inattesa riduzione del credito d’imposta per chi investe nel Mezzogiorno, con la querelle scaturita tra il ministro Raffaele Fitto e l’Agenzia delle entrate, è un caso emblematico dell’impatto che si genera sul tessuto produttivo e occupazionale quando si cambiano le carte in tavola. Non trova? “È vero che chi fa progetti industriali vorrebbe che fossero sempre accompagnati da politiche costanti e prevedibili – osserva – Però ci sono anche cambiamenti positivi e quello di un’unica zona economica speciale lo è. Quando ho acquistato la Ferrosud in provincia di Matera, azienda in profonda crisi che stiamo rilanciando, ho dovuto avere a che fare con svariati interlocutori e tutto è stato più complicato. Credo che sarà un vantaggio d’ora in poi poter fare riferimento a un’autorità centralizzata slegata da logiche politiche locali. Penso che un sistema che concede autorizzazioni e incentivi debba essere quanto più neutro e super partes possibile e questo aspetto sarà garantito da una piattaforma digitale che selezionerà le domande di investimento nel Mezzogiorno”.
 

Insomma, meglio l’intelligenza artificiale che la politica? “Credo che una maggiore valorizzazione delle capacità e delle competenze farebbe bene a tutti i partiti italiani, li aiuterebbe a selezionare meglio chi li rappresenta. Sarebbe auspicabile per lo meno una moral suasion del presidente della Repubblica, affinché inviti i partiti a inserire nelle liste elettorali solo persone che abbiano dimostrato nella loro vita di fare molto bene il proprio lavoro. Ci sono tantissimi italiani bravissimi, dobbiamo avere loro in Parlamento. La capacità di prendere tanti voti o di avere molti follower non può essere il requisito principale”.
 

In che modo state rilanciando la Ferrosud? “La società continuerà a produrre treni green in linea con le normative europee e con il nostro intervento porteremo lavoro in un territorio che ne ha un gran bisogno”, L’acquisizione rappresenta anche un’integrazione “a monte” per il gruppo Angel di cui la Mermec, specializzata nei sistemi di segnalamento ferroviario, è il fiore all’occhiello. “L’Italia è oggi all’avanguardia in questi sistemi grazie alla società Rfi del gruppo Fs che li ha adottati per prima in Europa sulla tratta dell’alta velocità Roma-Napoli”. In effetti, il sistema Ertms (European rail traffic management system), prodotto da Mermec insieme a poche altre aziende al mondo, è considerato il più evoluto per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni, ma ancora fatica a espandersi in tutta Europa. “Credo che si espanderà in modo capillare – dice Pertosa – perché, oltre a essere il più avanzato, risponde a tutti i criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di crescita economica previsti dalla Commissione europea”.