Saverio ma giusto
Sgravami ancora. Il piano di Giorgetti è fare da Cupido per i single. E gettarli in pasto al fisco
Il piano per la natalità del ministro dell'Economia potrebbe avere degli effetti incentivanti anche sui cuori solitari
La proposta del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti di incentivare le detrazioni fiscali per chi ha più figli ha immediatamente spinto molti contribuenti a correre dal proprio commercialista per chiedergli di fare un bambino. I figli un tempo si abbandonavano; ora si scaricano. Molti hanno già parlato di questo provvedimento come di una “tassa per i single”, per giunta eventualmente eludibile solo dagli etero; ma se davvero fosse stata questa l’intenzione del governo, Giorgetti avrebbe direttamente tassato le ananas nei carrelli del supermercato (se non avete capito l’ultima battuta, non siete sufficientemente aggiornati sul mondo del rimorchio).
I single soffrono di sindrome d’accerchiamento, come Meloni (che del resto è single anche lei): pensano che tutti ce l’abbiano con loro, che nessuno li ami, a cominciare dal fisco. Nella loro solitudine, i single stanno sviluppando paranoie e ipotesi di complotto: temono l’agenzia delle entrate incroci i dati con le app di dating, per controlli a tappeto fra scapoli e zitelle. Ma piuttosto che vederlo come un atto punitivo nei confronti del celibato, vediamo piuttosto la proposta Giorgetti come il tentativo disperato di quel cupido del ministro di accoppiare i contribuenti soli. Giorgetti infatti è un romanticone: non vede mai i cittadini baciarsi nei portoni dei palazzi di via XX Settembre, vede solo solitudine e malinconia attorno a sé, cuori solitari come cartelle esattoriali; e vuole spingerci l’una nelle braccia dell’altro, per poi spingere entrambi nelle braccia del fisco. Detto con Annalisa: ho visto lei che bacia lui che bacia lei che tassa me.
Ma in tempi così poco sentimentali né sensuali, Giorgietti sa, da uomo di mondo quale è, che dove non arrivano né gli ormoni né i sentimenti, possono i soldi. Da qui l’idea del Bonus Vienimi Dentro. Ma altre formule sono allo studio del ministero dell’Economia per incentivare l’accoppiamento. O se non lo sono, dovrebbero. Per esempio lo stato potrebbe rimborsare i primi appuntamenti del 75 per ce to in dieci anni, come i lavori di ristrutturazione; o interamente, del 100 per cento, se quel primo appuntamento si trasforma in un matrimonio con figli (attenzione però perché da un simile provvedimento deriverebbe un ulteriore inasprimento delle liti per il conto dopo i primi appuntamenti etero: già adesso è disputa fra lui e lei se uno dei due volesse offrire piuttosto che smezzare; con la detrazione, i due sarebbero ancora più motivati ad offrire all’altro, con il rischio che una lite furibonda al primo appuntamento possa minare e abortire la coppia nascente).
Comunque sia, credo che le iniziative economiche del ministro Giorgetti aiuteranno molte persone sole a trovare l’anima gemella, a costruire legami e relazioni durature su basi concrete: se la protesta contro il governo dovesse montare nel mondo dei single, si creerebbero iniziative, sigle; magari manifestazioni di piazza. Ed eccoli lì, tutti i cuori solitari d’Italia, a Piazza del Popolo a Roma, riuniti un sabato pomeriggio sotto lo stesso Sole. Single a perdita d’occhio, spalla a spalla, gli uni accanto agli altri. Si guardano intorno, e sanno che tutte le persone che vedono sono sole, senza amore, disponibili. Dopo la manifestazione, a due a due se ne andranno a cena assieme, si conosceranno meglio, si baceranno quella sera stessa e faranno l’amore al secondo appuntamento. Tempo nove mesi, godranno degli sgravi fiscali del ministro Giorgetti.