Imprese green
I nuovi modelli di sviluppo sostenibile alla Settimana per l'Energia di Confartigianato
L’Italia deve correre per raggiungere i traguardi di efficienza e risparmio energetici fissati dalla direttiva Ue Case Green. Per farlo ha bisogno di intuizione, capacità di rischiare, spirito d’iniziativa e disponibilità al cambiamento
Cresce la propensione green delle imprese italiane. Nel 2023 la produzione di energia da impianti fotovoltaici nelle imprese, pari a 10.742 GWh, è aumentata del 9,1 per cento rispetto all’anno precedente. E nel primo semestre 2024 la corsa continua: l’Italia mette a segno una crescita del 17,4 per cento della produzione con energia solare, piazzandosi al secondo posto nell’Ue, dopo la Polonia. La tendenza è misurata da Confartigianato in un rapporto presentato al convegno di apertura della Settimana per l’energia e la sostenibilità che si svolge dal 21 al 27 ottobre in tutta Italia, con oltre 70 eventi in cui gli artigiani e le piccole imprese sono protagonisti delle sfide della transizione energetica ed ecologica. La Settimana è una piattaforma per esplorare le iniziative e le novità che stanno contribuendo a un nuovo modello di sviluppo economico e sociale, centrato sulla sostenibilità. Ma anche un’occasione di confronto tra Confartigianato, imprese, cittadini, istituzioni, esperti italiani e di livello internazionale sui pilastri dell’Esg.
Costruire un futuro sostenibile per le imprese e per l’Italia – sottolinea il presidente di Confartigianato Marco Granelli – è una responsabilità collettiva. La Settimana è il nostro impegno concreto per trasformare questa visione in realtà, ma gli sforzi degli imprenditori devono essere accompagnati da politiche e interventi orientati ad affrontare la transizione energetica e ambientale”. Per ridurre i costi dell’energia, abbattere le emissioni, favorire la creazione di imprese e occupazione, secondo Confartigianato, va potenziato l’utilizzo di fonti rinnovabili, anche favorendo gli investimenti in piccoli impianti per l’autoproduzione e la realizzazione di comunità energetiche.
E poi bisogna agire sulla riqualificazione del nostro patrimonio immobiliare. L’Italia deve correre per raggiungere i traguardi di efficienza e risparmio energetici fissati dalla direttiva Ue Case Green. In un rapporto presentato in apertura della Settimana, Confartigianato ha evidenziato che le condizioni dei nostri edifici sono critiche: su 25,7 milioni di abitazioni, ben 17,5 milioni (pari al 68 per cento del totale) risalgono a prima del 1980 e il 51,8 per cento degli immobili si colloca nelle classi energetiche meno efficienti (F e G). Sottolinea il presidente Granelli: “Siamo un paese con case vecchie e poco efficienti. Bisogna rendere stabili e permanenti le detrazioni fiscali al 65 per cento per riqualificare gli edifici all’insegna dell’efficienza e del risparmio energetici”.
Non meno importanti le azioni per la sicurezza del territorio. E’ sempre Confartigianato a rilevare che 8,4 milioni di persone e 631 mila imprese vivono e operano in aree del paese a rischio di frane e alluvioni, fenomeni che dal 2013 al 2022 hanno provocato danni economici per 5 miliardi di euro all’anno. Granelli raccomanda: “Vanno utilizzate rapidamente le risorse del Pnrr per la prevenzione e per la messa in sicurezza delle zone colpite dal dissesto, la realizzazione di opere e infrastrutture adeguate, la manutenzione ordinaria”.
In generale, la ricetta di Confartigianato per affrontare la transizione green è fatta di intuizione, capacità di rischiare, spirito d’iniziativa, disponibilità al cambiamento. Come è emerso dal convegno di presentazione della Settimana, svoltosi il 17 ottobre a Milano e nel corso del quale il presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti, ha indicato la volontà della Confederazione di governare i problemi e trasformare le incognite delle transizioni in opportunità di nuovo sviluppo per le imprese e per contribuire alla tutela dell’ambiente.
E su come affrontare e gestire i cambiamenti della transizione green si è concentrato il dibattito, tutto al femminile, coordinato da Carlo Piccinato, segretario generale di Confartigianato Lombardia e coach del Team Confartigianato Imprese sostenibili. Le testimonianze sono arrivate da Francesca Ferrazza, Head Magnetic Fusion Initiatives di Eni Spa, Licia Colò, conduttrice televisiva e divulgatrice ambientale, Amalia Ercoli-Finzi, consulente scientifica di Nasa, Asi ed Esa, Elvina Finzi, Senior Director di Essilor Luxottica, Chiara Montanari, esploratrice e capo spedizione in Antartide. Donne che hanno sfidato convenzioni, pregiudizi, barriere di genere, affermandosi al vertice dei loro campi di conoscenza. Da tutte loro è stato lanciato un messaggio chiaro: le complessità e incertezze del mondo contemporaneo si affrontano puntando su competenze, voglia di imparare e di osare. La sfida climatica ci offre l’opportunità di compiere un salto evolutivo che può salvare il pianeta e che dipende tutto dalla nostra capacità di trasformare i problemi in opportunità positive.