LE IMPRESE
Confartigianato spiega a Urso le difficoltà del Piano transizione 5.0
A due mesi dall'apertura della piattaforma che regola l'accesso agli incentivi, il presidente della confederazione ha fatto il quadro dei principali punti critici. "Il Piano si sta rivelando di difficile attuazione, soprattutto per le micro e piccole imprese"
Il Piano transizione 5.0 ha bisogno di una messa a punto, almeno stando ai problemi che le imprese incontrano nell’utilizzare le misure a sostegno della trasformazione digitale ed energetica. Difficoltà di cui Confartigianato si è fatta portavoce nei confronti del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso il quale il 12 novembre ha incontrato il presidente della Confederazione, Marco Granelli, per analizzare lo stato di attuazione del Piano a due mesi dall’apertura della piattaforma che regola l’accesso agli incentivi messi a disposizione dal governo.
Al centro del confronto, le modifiche indicate da Confartigianato per migliorarne l’accessibilità da parte delle imprese. Il presidente Granelli ha sottolineato l’importanza strategica del Piano, evidenziando come esso rappresenti un’opportunità fondamentale per le aziende, specialmente grazie al rifinanziamento triennale della “Nuova Sabatini” e alle risorse significative individuate anche grazie al Pnrr. “Si tratta di una scelta di sostanziale importanza per il futuro delle nostre imprese”, ha dichiarato Granelli, auspicando che i termini previsti possano essere estesi in sede europea per garantire l’effettiva spendibilità delle risorse.
Tuttavia, il presidente di Confartigianato ha fatto rilevare criticità significative. Il Piano – ha detto – si sta rivelando di difficile attuazione, soprattutto per le micro e piccole imprese, a causa di una complessa serie di adempimenti necessari per accedere alle agevolazioni, legati agli stringenti vincoli comunitari.
Granelli ha illustrato i principali punti critici, tra cui la finestra temporale troppo ristretta, la non cumulabilità con altri incentivi esistenti e la necessità di spalmare i benefici su un maggior numero di imprese.
Nel corso dell’incontro, Confartigianato ha presentato una serie di proposte migliorative, elaborate in collaborazione con il Sistema Associativo, per aumentare la spendibilità delle risorse. Tra queste, l’estensione temporale della misura, l’introduzione di criteri di automaticità nella valutazione degli investimenti ammissibili e l’incremento delle aliquote attuali con una riserva specifica per le micro e piccole imprese.
Il ministro Urso ha colto le indicazioni di Confartigianato, sottolineando l’impegno a valutarle e a individuare possibili soluzioni. Per alcune delle proposte, come ad esempio la cumulabilità degli incentivi, Urso ha anche anticipato un prossimo intervento del ministero.
Il presidente Granelli ha dichiarato la disponibilità di Confartigianato a fornire ogni tipo di supporto, attivando la propria rete territoriale per intercettare i problemi e portare soluzioni concrete in favore delle piccole imprese.