Il logo di Intesa Sanpaolo sul grattacielo progettato da Renzo Piano, sede centrale della banca (Foto di Marco Destefanis via Getty Images) 

Non agendine ma opere di bene. La buona idea di Intesa Sanpaolo

L’equivalente degli omaggi natalizi devoluto a quattro organizzazioni del Terzo Settore dedicate alla disabilità e alla malattia infantile. L’iniziativa rientra nel programma della banca, che destina alla riduzione delle disuguaglianze in Italia 1,5 miliardi di euro entro il 2027

Su iniziativa del Consigliere delegato e ceo Carlo Messina, Intesa Sanpaolo ha devoluto l’equivalente degli omaggi natalizi a quattro organizzazioni del Terzo settore impegnate ad assistere i bambini malati e con disabilità e le loro famiglie. Il sostegno è parte del grande programma della banca per il contrasto alle disuguaglianze che destina al sociale 1,5 miliardi di euro entro il 2027. “Il nostro programma per la riduzione delle povertà - dice Carlo Messina - è uno dei più imponenti di un soggetto privato nel nostro Paese. Questa nuova iniziativa pensa ai bambini che si affacciano alla vita con gravi difficoltà e alle loro famiglie, per dare un sollievo in questi giorni di festa. La Banca ha molto a cuore le persone con disabilità e malate, verso le quali sviluppa progetti specifici di sostegno, che siano colleghe e colleghi o cittadini attraverso il sostegno ad associazioni dedicate”. L’iniziativa si inserisce infatti nell’impegno di Intesa Sanpaolo per il sociale, parte del Piano di Impresa 2022-2025. La Banca mette in relazione soggetti del Terzo Settore, aziende e istituzioni secondo un progetto che si distingue per capacità di individuare il bisogno, programmazione pluriennale, capillarità degli interventi e pluralità dei soggetti coinvolti.

I quattro beneficiari, già partner di Intesa Sanpaolo, sono l'associazione Vidas di Milano per l'hospice pediatrico “Casa Sollievo”; la Fondazione Gaslini di Genova con il suo progetto di pendolarismo sanitario per famiglie di bambini non genovesi; Dynamo Camp di Limestre (Pistoia), che si occupa dell'accoglienza di bambini e ragazzi con patologie croniche e gravi e il Centro sportivo italiano (CSI) per il suo progetto di sport e disabilità infantile. 

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