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Previsioni da raddrizzare

Sulle auto elettriche è ora di riallineare gli obiettivi alla realtà

Antonio Sileo

A fronte di appena 66 mila vetture elettriche immatricolate nel 2024, per rispettare gli impegni presi con Bruxelles servirebbe venderne quasi 670 mila ogni anno. I conti non tornano, il sogno della neutralità climatica è affaticato e il 2030 si fa sempre più vicino

I conti sulle auto elettriche, ormai è chiaro, non tornano. Non tornano alla gran parte delle case automobilistiche, che non vendono come era stato previsto e non tornano anche sul piano degli obiettivi ambientali previsti dalle politiche europee. Fare previsioni e porsi obiettivi estremamente ambiziosi è cosa difficile per tutti e, in fondo, raramente si azzecca. Raddrizzare il tiro, tuttavia, specie se quelle previsioni servono per raggiungere degli obiettivi più generali, come la neutralità climatica, diventa cosa necessaria.

Nel caso del Piano nazionale integrato energia-clima (Pniec), obbligatorio documento programmatico previsto da un regolamento europeo del 2018, crediamo che ciò non sia stato possibile. Non tanto per le spinte dei portatori di interesse dell’elettrico, quanto per l’accresciuta pressione di Bruxelles sui costruttori, in gran parte costretti immettere sul mercato (e immatricolare) vetture elettriche e ibride plug-in per conseguire i loro obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. Così, i 4 e 2 milioni previsti rispettivamente nel 2019 dal governo Conte II, nel Pniec aggiornato nel 2024 dal governo Meloni, sono diventati addirittura 4,3 milioni di auto elettriche e 2,3 di ibride plug-in che dovrebbero circolare in Italia nel 2030.

Valori che però, numeri reali alla mano, appaiono del tutto fantasiosi. Nel 2024, infatti, sono state immatricolate soltanto quasi 66 mila vetture elettriche e meno di 53 mila plug-in, che generosamente sommate, cioè considerando ben poche rottamazioni, a quelle in circolazione a fine 2023, arrivano ad appena 285 mila auto elettriche e a 294 ibride ricaricabili.

A sei anni dal 2030 mancherebbero quindi ancora 4 milioni di sole elettriche: in media andrebbero immatricolate quasi 670 mila vetture ogni anno. Da notare però che le auto più vendute in nel nostro paese, le ibride non ricaricabili, nonostante una crescita superiore al 10 per cento, nel 2024 non hanno superato le 634 mila immatricolazioni, mentre elettriche e plug-in hanno segnato rispettivamente una flessione dello 0,9 e del 25 per cento, nonostante le centinaia di milioni di incentivi con importi unitari per nulla modesti.

Per questo anno, in cui di incentivi non ce ne dovrebbero essere, gli esperti di Dataforce prevedono solo 114 mila elettriche e 73 mila ibride ricaricabili. Resta poi il maggior problema dell’approccio dell’Unione europea, come hanno evidenziato alcuni lavori della Fondazioni Eni Enrico Mattei: le auto nuove e le elettriche in particolare si sommano a quelle già in circolazione sostituendone però ben poche. Al sogno elettrico bisogna affiancare urgentemente altro.