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Esclusivo: l'interesse di Poste Italiane per Tim
Non solo Iliad. Perché Poste valuta operazioni di azionariato su Tim
Non solo risiko bancario. Anche il settore delle telecomunicazioni in Italia è in gran fermento ora che la Commissione europea potrebbe adottare un approccio più aperto alle fusioni. Al centro dell’attenzione in Italia c’è Telecom, che, secondo indiscrezioni di stampa di questi giorni, starebbe dialogando con la francese Iliad per un’alleanza. Ma, secondo quanto risulta al Foglio, ci sarebbe un altro possibile partner per l’ex monopolista: Poste italiane. La società guidata da Matteo Del Fante, infatti, sarebbe interessata a valutare una combinazione con Tim considerato anche che nei servizi telefonici è già presente da alcuni anni con Poste Mobile. Per adesso si tratta solo di un’ipotesi allo studio ma che potrebbe incontrare anche la non contrarietà del governo che considera il settore telefonico come strategico.
Dopo l’aggregazione tra Fastweb e Vodafone Italia, sono cresciute le aspettative di un consolidamento tra operatori e la stessa Tim ha ammesso apertamente che questa potrebbe essere l’unica strada per fare un salto nella redditività ora che è diventata essenzialmente una società di servizi telefonici dopo la cessione della rete fissa al fondo americano Kkr. La notizia di un potenziale interessamento di Poste si potrebbe presentare come un'alternativa alla trattativa con Iliad anche se la compatibilità di un’aggregazione è tutta ancora da studiare nei numeri. Tim ha ancora un rilevante indebitamento (circa 8 miliardi) ma vanta un credito di 1 miliardo dal governo a seguito di un contenzioso su cui la Corte d’Appello di Roma ha emesso una sentenza in suo favore che costituisce anche un titolo esecutivo (si tratta per un risarcimento a rate).
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Settore in crisi