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L'accordo
Il Canale di Panama tornerà americano grazie a Blackrock (e all'italiano Aponte)
Una cordata di investitori guidati dal colosso newyorkese acquisterà la maggioranza dei porti, attualmente gestiti dal conglomerato di Hong Kong CK Hutchison. Un'operazione da 20 miliardi di dollari. L'armatore di Msc è pronto a espandere ancora il suo business
Un consorzio guidato da Blackrock, colosso americano della gestione patrimoniale, acquisterà due dei principali porti alle estremità del Canale di Panama, insieme a oltre 40 altri attualmente in mano a un conglomerato di Hong Kong, CK Hutchison Holdings, proprietario di Panama Ports Company (nota anche come Hutchison Ports Ppc) e anche della rete di Wind 3 in Italia. Valore dell'operazione: circa 19 miliardi di dollari. La società newyorkese acquisterà i porti tramite Global Infrastructure Partners, una società di investimento acquisita l'anno scorso per quasi 13 miliardi di dollari che possiede e gestisce molti porti, aeroporti e data center. Ma nella cordata compare anche Terminal Investment Ltd (Til), gruppo con sede in Svizzera che fa capo alla compagnia marittima Mediterranean Shipping Company (Msc) dell’armatore italiano Gianluigi Aponte.
In base all'accordo preliminare, CK Hutchison venderà il 90 per cento della divisione che controlla i terminal di Balboa e Cristobal a Panama – rispettivamente all'imbocco nel Pacifico e nell'Atlantico del Canale – e oltre l’80 per cento delle attività globali di Hutchison Ports, presente in 23 paesi con 43 scali.
L’acquisto di due porti da parte del gruppo americano va nella direzione di quanto affermato da Donald Trump questa notte davanti al Congresso degli Stati Uniti: “Per rafforzare ulteriormente la nostra sicurezza nazionale, la mia amministrazione si riprenderà il Canale di Panama e abbiamo già iniziato a farlo”. Il 31 dicembre del 1999, 25 anni fa, gli Usa hanno ceduto allo stato mesoamericano la gestione del Canale, snodo cruciale fra gli oceani Pacifico e Atlantico, e nel 2021 le concessione è stata rinnovata per altri 25 anni. Negli ultimi mesi però Trump ha sostenuto più volte che la Cina, proprio attraverso CK Hutchinson, avrebbe assunto di fatto il controllo della via d'acqua.
Frank Sixt, co-amministratore delegato della società di Hong Kong, ha escluso l'influenza delle pressioni di Trump sull' accordo, definito “puramente di natura commerciale e totalmente estraneo ai recenti resoconti politici riguardanti i porti di Panama”. In sostanza, l’affare con il consorzio americano-svizzero rappresenta una redditizia via d’uscita per CK Hutchison, mentre per la Msc di Aponte, l’accordo è un tassello in più nel piano di espansione del suo business. Nel portafogli del gruppo infatti compare già la Bolloré Africa logistics (società che comprende tutte le attività di trasporto e logistica del Gruppo Bolloré in Africa) acquisita nel 2022 per oltre 5 miliardi di euro.
A novembre dell'anno scorso, tramite la controllata Medlog holding Italia, il gruppo ha portato a termine l'acquisizione del 51 per cento di Mvn, società che opera nel settore della logistica integrata e gestisce operazioni per grandi gruppi industriali in Italia e nel mondo. Pochi giorni dopo il gruppo di Aponte ha perfezionato l’accordo grazie al quale è entrato con il 49,9 per cento nella compagine azionaria di Hhla (Hamburger Hafen und Logistik Aktiengesellschaft), che gestisce il terminal container di Amburgo e la Piattaforma logistica del porto di Trieste.
Sul tavolo c'è anche l'interesse per la francese Clasquin, spedizioniere internazionale per via marittima, aerea e ferroviaria. Nell'ottobre 2024 la Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento europeo sulle concentrazioni, l'acquisizione del controllo esclusivo da parte di Msc, giudicando la probabile concentrazione fra le due società come non lesiva sotto il profilo della concorrenza. Nel complesso, questa serie di operazioni intrecciate segnalano l'evoluzione del gruppo di Aponte e il suo consolidamento nel settore della logistica. Che da oggi, dunque, passa anche per Panama.


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