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l'assemblea

Messina confermato alla guida di Intesa Sanpaolo, più articolato il voto sul consiglio

Rinnovato il mandato dell'amministratore delegato, voto quasi unanime anche per presidente e vicepresidente. Cresce in assemblea il peso della lista Assogestioni, sostenuta anche da ISS

L’assemblea degli azionisti di Intesa Sanpaolo ha confermato Carlo Messina alla guida della banca per un nuovo mandato triennale. Anche Gian Maria Gros-Pietro è stato rieletto presidente del consiglio di amministrazione, e Paola Tagliavini vicepresidente. Per entrambi, un consenso larghissimo: il 97,78% dei voti favorevoli sulle azioni ordinarie rappresentate.  

I soci hanno inoltre determinato in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione. Per la lista 1, di maggioranza, presentata dalle fondazioni bancarie, sono stati eletti 14 consiglieri: Gian Maria Gros-Pietro, Paola Tagliavini, Carlo Messina, Maria Angela Zappia, Franco Ceruti, Paolo Maria Vittorio Grandi, Luciano Nebbia, Liana Logiurato, Pietro Previtali, Maria Alessandra Stefanelli, Bruno Maria Parigi, Fabrizio Mosca, Mariella Tagliabue e Maura Campra. Per la lista 2, di minoranza, presentata da Assogestioni, sono stati eletti 5 consiglieri: Anna Gatti, Guido Celona, Mariarosaria Taddeo, Roberto Franchini e Riccardo Secondo Carlo Motta.

Nella sua dichiarazione, Messina ha ricordato i numeri di una leadership ormai decennale: utile netto record nel 2024 pari a 8,7 miliardi di euro, 34 miliardi distribuiti in dividendi dal 2014, una capitalizzazione cresciuta di 54 miliardi, e una redditività che colloca Intesa Sanpaolo in vetta al settore bancario europeo​. Gros-Pietro ha ribadito la volontà del gruppo di continuare a sostenere lo sviluppo economico e sociale del paese, con un impegno da 200 miliardi entro il 2028, di cui 40 dedicati al Mezzogiorno.

Più articolato, invece, il voto sul rinnovo del consiglio. La lista delle Fondazioni ha ottenuto il 57,28% delle azioni rappresentate, mentre la lista di Assogestioni ha raccolto il 42,38%, in crescita rispetto alla tornata precedente. Secondo quanto risulta al Foglio, la dinamica è stata influenzata dalla raccomandazione della proxy advisor ISS, che ha suggerito di votare la lista due. Una parte degli investitori istituzionali ha seguito quell’indicazione, confermando una maggiore attenzione ai criteri di rappresentanza. Il risultato non cambia la governance della banca, anzi, ma segnala una dinamica nuova nei rapporti di forza tra le liste. La conferma del vertice è netta, ma il voto mostra una platea di azionisti più attenta, meno automatica nelle scelte strategiche.

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